Mauro Gambetti, the Franciscan Pope Francis brought to the Vatican, continues to move his friends

Se all’interno di questo Stato, Mauro Gambetti ha ridotto la Basilica di San Pietro in un vero e proprio centro per l’impiego di amici e amiche, ad Assisi stanno ancora cercando di silurare gli ultimi superstiti di quella disastrosa gestione e ne stanno pagando ancora le conseguenze. 

Come Silere non possum ha dettagliatamente provato in questi mesi, al suo arrivo Mauro Gambetti ha pensato bene di portare all’interno della Fabbrica di San Pietro: Paola Bossari, Ettore Valzania, Claudio Vezzelli e Roberto Bertozzi. Un vagone di amici che dovevano arrivare a titolo gratuito, aveva detto, ma che presto sono stati assunti a livelli apicali. In queste settimane sembra di giocare al gioco della sedia, dentro la Fabbrica. Si scambiano le poltrone ma le sedie non vengono affatto ridotte, anzi, si aggiungono. Il frate francescano, seguace del poverello d’Assisi, ha scelto di ingaggiare nell’allegra compagnia anche Alberto Capitanucci



Il gioco della poltrona

Anche come Custode, Mauro Gambetti ha proceduto secondo il solito sistema familistico amorale. La corte si era riempita di persone che, seppur prive di competenze, facevano ciò che il francescano comandava. L'immagine è quella del faraone e degli inservienti che gli fanno vento. Del resto, non si può che definire faraonico il fortino che Gambetti ha creato al terzo piano della Fabbrica di San Pietro. Bisognava cacciare i canonici perchè quegli appartamenti servivano. "Li mandiamo in qualche casa di cura, così saranno curati al meglio", disse Gambetti. E se non è riuscito a cacciarli, madre natura lo ha certamente aiutato e il buon seguace di san Francesco ha atteso sora morte. 

Mentre l'interesse era quello di ottenere tutto ciò che questi anziani sacerdoti avevano, sono passati a miglior vita il canonico Basso e recentemente Désiré. Chiavi, sigilli, ispezioni e quant'altro. Queste sono state le uniche preoccupazioni di Gambetti.

L'atteggiamento è quello di un manager, non certo quello di un frate. L'abito lo ha proprio dimenticato in qualche sperduto armadio e con il suo clergyman di pregiato tessuto, fra Mauro continua a partecipare a lauti pranzi e laute cene. Mentre l'irascibile architetto Flaviani è diventato professore alla scuola di Arti e Mestieri (Iddio ci aiuti), Ettore Valzanìa è stato silurato dal suo ruolo di fac totum dell'accoglienza. 

Conflitto di interessi

Al suo posto arriverà Mario Bosco. Ma cosa farà quest'uomo? Si occuperà di accoglienza, sicurezza e celebrazioni. Scavando un po' si è venuti a conoscenza che quest'uomo è sposato con Claudia Mejias. Chi è questa donna? Una guida turistica che opera privatamente e con l'Opera Romana Pellegrinaggi. Cosa fa quindi? Porta gruppi all'interno della Basilica di San Pietro.

Non è un conflitto di interessi? Non si rischia di creare situazioni poco trasparenti? No, figuriamoci. Tutti agiranno secondo le regole e secondo principi di trasparenza tanto decantati in questi anni. Ancora una volta, quindi, Gambetti sposta le proprie pedine e mette persone senza titoli, senza competenza, ma con mani lunghissime. 

Ascensori per far lavorare gli amici

Ad Assisi, invece, sono iniziati i lavori per la creazione di un inutile ascensore che partirà dalla basilica inferiore per raggiungere quella superiore. Il progetto si chiama: "Superamento delle barriere architettoniche". Eppure, è chiaro che ciò non corrisponda al vero. Il superamento delle barriere avviene quando vi sono delle scale o una impossibilità ad accedere ad un luogo per una persona disabile. Chiunque conosce la Basilica è consapevole del fatto che l'accesso avviene grazie ad un enorme piazzale, sia nella parte superiore che in quella inferiore. Piazzale senza scalini.

Il progetto quindi è superfluo e la popolazione di Assisi ha anche storto il naso e non poco. La comunità francescana ora deve sorbire tutte le critiche del caso per colpa di Mauro Gambetti per una spesa enorme che non era affatto necessaria. In foto è possibile guardare da dove provengono coloro che hanno fatto la progettazione architettonica e quella strutturale. Ogni commento sarebbe superfluo.

Papa Francesco, nel frattempo, sta lasciando che Mauro Gambetti continui la sua opera all'interno della Basilica di San Pietro. La povertà per il Papa è una di quelle frasi che si tirano fuori dalla tasca per fare bella figura. Una parola scritta sui bigliettini che si tirano fuori a seconda del momento.

Il giubileo: qualcuno ha gli occhi con i dollari

Il 09 maggio 2023 alla Conferenza Stampa “Giubileo 2025: obiettivi raggiunti e progetti” ha partecipato, per fortuna, solo S.E.R. Mons. Rino Fisichella. Mauro Gambetti e il suo team si sono lasciati andare a commenti ben poco edificanti. Proprio come quando dicevano che la Gendarmeria Vaticana doveva obbedire a loro e non il contrario. L'Arcivescovo infatti era stato molto chiaro quando gli venne dato l'incarico: "O me o lui". 

L'unica speranza che qui in Vaticano è rimasta in piedi è quella che non vengano lasciati fondi del Giubileo in mano alla gestione di Gambetti, altrimenti "che Iddio ci aiuti".

S.I.

Silere non possum