Cardinal Mauro Gambetti has appointed the heads of the Vatican’s Chapter. Once again the Franciscan friar proves to be a despot.

Mentre il Santo Padre a Santa Marta non sembra interessarsi delle sorti del Capitolo Vaticano, il frate francescano Mauro Gambetti continua ad agire da buon despota all’interno della Fabbrica di San Pietro e della Basilica Vaticana.

Come abbiamo già scritto, le Norme transitorie relative al Capitolo di San Pietro in Vaticano emanate il 28.08.2021 sono scadute e, all’interno, regna il caos. Nonostante queste norme non siano più in vigore, il Cardinale Mauro Gambetti ha deciso di imporre al Capitolo il nuovo camerlengo e il segretario. Non si è trattato di una elezione ma di una nomina. Il Cardinale Arciprete, seguendo l’esempio dittatoriale dei suoi maestri, ha nominato, come Camerlengo il Rev.do Mons. Giovanni Soligo, presbitero della diocesi di Treviso e, come Segretario, il Rev.do Mons. Tiziano Ghirelli, presbitero della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.

Si tratta di due sacerdoti che sono stati scelti come Canonici dallo stesso Gambetti e portati in San Pietro sempre secondo lo stesso sistema familistico: amici, tutti dentro!

La gita scolastica

Con una lettera fatta recapitare ai “Rev.mi Monsignori”, il francescano Mauro Gambetti ha invitato i Canonici della Basilica Vaticana ad una gitarella scolastica per favorire la “convivenza fraterna” e  auspica che questa iniziativa possa “contribuire a far crescere nuovi rapporti fraterni di amicizia nel Signore”. Il metodo è quello utilizzato da Papa Francesco con Enzo Bianchi: prima ti bastono e poi ti chiedo di venire a pregare con me. “Io continuo ad assumere i miei amici e a pagarli dieci mila euro al mese, ma tu vivi l’amicizia con me nel nome del Signore”. La natura dell’abuso spirituale, come sottolinea Padre Dysmas de Lassus, sta proprio nell’utilizzo del nome di Dio per poter abusare.

Come nelle migliori gite d’istruzione (o di distruzione), non può mancare il pranzo. In effetti, all’ultima Cena c’era anche Giuda. Per meglio comprendere di cosa stiamo parlando, guardiamo al menù.

Il pulmino carico carico di monsignori si recherà al ristorante “Il nido del Corvo” a Greccio. Anche lì gli amici non mancano. Il pranzo sarà a base di fagioli alla francescana, salsiccia e vino bianco. "Bevande a volontà" scrive Gambetti. Tanto c'è chi paga. Il vino è a scelta: Pecorino o Passerina. Secondo le preferenze dei Reverendissimi e carissimi Monsignori.

Il team di Mauro Gambetti non si fa scappare nulla e programma tutto in modo impeccabilissimo. Quando si tratta di mangiare. Se poi si tratta di amministrare la Basilica, le cose cambiano.

 L.M. 

Silere non possum

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