Bishop Tremolada's editorial for the daily newspaper il Giornale di Brescia

«La logica commerciale tende a impadronirsi di un quadro che è da secoli tradizionalmente religioso e di piegarlo ai suoi fini economici, ma il mistero del Natale continua a irradiare anche oggi il suo amabile messaggio». Sono queste le parole che S.E.R. Mons. Pierantonio Tremolada affida al Giornale di Brescia in occasione del Santo Natale.

«La festa del Natale – ricorda – è rivelazione di Dio che è santo ma non è estraneo e non è lontano, di Dio che è dalla nostra parte, che fa la strada con noi, che con noi soffre e gioisce, che rivela nella debolezza la sua infinita potenza». 

Lo stupore nasce dal fatto che «nella storia delle religioni, Dio non è mai stato pensato così», spiega Tremolada. «La sua umiltà, la sua mitezza, la sua tenerezza, la sua condiscendenza, la sua condivisione rappresentano una novità assoluta. Questo è ciò che annuncia, nella sua mite dolcezza, il Natale di Gesù. Lo fa per tutti coloro che gli fanno spazio e si lasciano interpellare: in loro risveglia i migliori sentimenti, la parte più nobile della propria umanità» è il messaggio di speranza.

S.I.

Silere non possum 

Editoriale di S.E.R. Mons. Pierantonio Tremolada 

Giornale di Brescia 

Sotto la spessa coltre dei messaggi promozionali, sempre molto interessati a incrementare i consumi, la verità del Natale rimane intatta. La logica commerciale tende a impadronirsi di un quadro che è da secoli tradizionalmente religioso e di piegarlo ai suoi fini economici, ma il mistero del Natale continua a irradiare anche oggi il suo amabile messaggio. Dietro lo scambio dei doni, antica tradizione natalizia, c’è molto di più dei beni che si acquistano: c’è l’affetto dei cuori e la cortesia dei gesti. A maggior ragione, dietro il far festa del Natale c’è molto di più del ritrovarsi insieme con serenità: c’è la novità sorprendente di uno straordinario evento di grazia. “Ecco, vi annuncio una grande gioia – dice l’angelo ai pastori nella notte di Betlemme – oggi è nato per voi un salvatore, che è il Cristo Signore”. Il messaggio è universale, vale per tutti. La festa del Natale è rivelazione di Dio che è santo ma non è estraneo e non è lontano, di Dio che è dalla nostra parte, che fa la strada con noi, che con noi soffre e gioisce, che rivela nella debolezza la sua infinita potenza. Nella storia delle religioni, Dio non è mai stato pensato così. La sua umiltà, la sua mitezza, la sua tenerezza, la sua condiscendenza, la sua condivisione rappresentano una novità assoluta. Questo è ciò che annuncia, nella sua mite dolcezza, il Natale di Gesù. Lo fa per tutti coloro che gli fanno spazio e si lasciano interpellare: in loro risveglia i migliori sentimenti, la parte più nobile della propria umanità. Una insopprimibile volontà di bene abita le profondità dell’io, creato a somiglianza di Dio e perciò capace di infinito. Attingendo a questa sorgente interiore ogni persona potrà sempre riscattarsi, rialzarsi, rinnovarsi, elevarsi e ogni nazione potrà unirsi nella comunione universale. La possibilità è sempre offerta, la porta è sempre aperta: il Dio con noi se ne fa garante. I venti di guerra di questo momento e le dolorose sofferenze che segnano il cammino dell’umanità non possono spegnere la fiamma ardente dell’Amore misericordioso che ci ha visitato. Pur riconoscendo senza ingenuità il travaglio della storia e assumendo con piena responsabilità il proprio impegno è possibile non perda la speranza. Buon Natale!

+ Pierantonio Tremolada