17 May 2022 marks the International Day against Homophobia, Biphobia and Transphobia

Il 17 maggio si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia. La data è particolarmente importante in quanto è volta a commemorare il 17 maggio 1990, giorno in cui venne rimossa l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione fatta dall'OMS.

Nelle scuole italiane l'invito alla sensibilizzazione

Per l'occasione, il ministero dell'Istruzione della Repubblica Italiana ha diramato una circolare rivolta ai docenti, ove invita: "“In occasione del 17 maggio e della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basato sull’orientamento sessuale – giornata indetta peraltro con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07 – i docenti e le scuole di ogni grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitati a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’ambito dei principi nazionali e internazionali sopra citati. Per l’alto valore dell’iniziativa, si prega di assicurare un’ampia e tempestiva diffusione della presente nota presso tutte le istituzioni scolastiche." 

L'Unione Europea: fermo impegno nella lotta all'omofobia

Anche l'alto rappresentante dell'Unione Europea ha inviato un comunicato a nome di tutta l'UE: 

In occasione della giornata internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia (IDAHOBIT), l'Unione europea ribadisce il suo fermo impegno a rispettare, proteggere e realizzare il pieno ed equo esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI).

Nel mondo, più di 2 miliardi di persone vivono in paesi in cui l'omosessualità è illegale. In 11 giurisdizioni le relazioni consensuali fra persone dello stesso sesso sono ancora passibili di pena capitale.

Se negli ultimi 10 anni abbiamo riscontrato segni di progresso a livello globale, continuano a esistere tuttavia discriminazione ed esclusione a causa dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, e stiamo assistendo a un preoccupante arretramento per quanto riguarda i diritti delle persone LGBTI. I livelli di violenza contro queste persone sono anch'essi allarmanti, anche se ampiamente sottosegnalati.

I conflitti armati e le emergenze umanitarie mettono particolarmente a rischio le persone LGBTI. L'aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina ha fatto luce sulla situazione delle persone LGBTI in fuga dalla guerra. Sono stati riferiti casi di transgender cui è stato impedito di lasciare il paese, come pure incidenti violenti contro persone LGBTI. Occorre fare di più per offrire a queste persone sostegno, protezione, e un ambiente sicuro.

A causa del loro orientamento sessuale e della loro identità di genere i giovani, in particolare, devono affrontare il rifiuto delle loro famiglie, l'abbandono della propria casa, e molestie on-line e off-line. Il 2022 è l'Anno europeo dei giovani: i giovani devono essere accettati e valorizzati per quello che sono. Dobbiamo adoperarci per costruire società pacifiche e inclusive, dove ciascuno possa crescere e vivere appagato e sentirsi sicuro.

L'Unione europea è al fianco di tutte le persone LGBTI e non scenderà a compromessi. Continueremo a difendere i diritti umani delle persone LGBTI. Combatteremo la discriminazione, la violenza e i discorsi di odio basati sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere - in tempi di pace e in tempi di conflitto. Continueremo a impegnarci per promuovere misure legali, politiche e finanziarie di lotta contro la discriminazione, in cooperazione con la società civile.

L'uguaglianza, il rispetto della dignità e il rispetto della diversità sono valori centrali dell'Unione europea. Ciascuno dovrebbe liberamente poter essere sé stesso e amare chi ha scelto senza paura.

L'arcivescovo di Palermo prega contro l'omofobia

Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Corrado Lorefice ha inviato alla comunità questa intenzione di preghiera: "In questa Giornata Internazionale per il superamento dell’omofobia come comunità cristiane, insieme a quanti e quante si spendono fattivamente a rendere fraterna e pacifica la casa comune, impegniamoci a prendere le distanze da ogni pregiudizio e discriminazione, da ogni paura che fa individuare nemici e innalzare muri. Assumiamo e imitiamo lo stile di Dio che ci ha manifestato Gesù di Nazareth: Egli non lascia indietro nessuno, nessuno gli è estraneo, tutti raggiunge, tutti accoglie, tutti sono destinatari del suo amore compassionevole, del fremito del suo grembo paterno.

E perché si diffonda una cultura del rispetto e dell’accoglienza e ciascuno – senza distinzioni di orientamento sessuale – sia riconosciuto come persona e conosca la vicinanza e l’amore sconfinato di Dio, facciamoci provocare dal volto solcato dalle lacrime ma carico di tenerezza di tante mamme e papà che portano il peso del travaglio e della discriminazione dei loro figli. Ci provochino nell’edificare comunità cristiane fraterne e sinodali, aperte all’accoglienza, dove tutti possono essere ascoltati, accompagnati e valorizzati. Siano memoria vivente dei riflessi del volto materno e paterno di Dio che accoglie sempre a casa e fa festa per i figli attesi e ritrovati. Ci aiutino a sgombrare i cuori dai macigni che siamo pronti a sferrare, perché ritornino ad essere cuori di carne animai dal Soffio vitale dell’amore di Dio, capaci di riconoscere e amare come ama Dio.

«Dio prima ancora di crearci ci ha amati, di un amore che non è mai venuto meno, né mai svanirà. E in questo amore Egli ha fatto tutte le sue opere, e in questo amore Egli ha fatto in modo che tutte le cose risultino utili per noi, e in questo amore la nostra vita dura per sempre. […] In questo amore noi abbiamo il nostro principio, e tutto questo noi lo vedremo in Dio senza fine» (Giuliana di Norwich, Il libro delle rivelazioni)."

L'arcivescovo Lorefice, il 13 maggio, è stato anche insignito del premio per la pace ’Giuseppe Dossetti’ per la sezione ‘singoli cittadini’. "Monsignor Corrado Lorefice, hanno riferito, ha meritato il premio per la sua azione costante verso la pace, il dialogo interreligioso e l’attenzione ai poveri, in questa occasione ha anche ricevuto il Primo Tricolore, principale riconoscimento della città di Reggio". Lorefice ha ricevuto il premio a Reggio Emilia nella Sala del Tricolore.

L.I.

Silere non possum