Diocesi di Aversa

Caivano – Un vergognoso gesto intimidatorio ha scosso la comunità del Parco Verde. Durante la celebrazione della Santa Messa domenicale nella parrocchia di San Paolo Apostolo, un uomo, confondendosi tra i fedeli in fila per ricevere la comunione, ha consegnato al sacerdote don Maurizio Patriciello un fazzoletto contenente un proiettile, per poi dileguarsi rapidamente. A denunciare pubblicamente l’accaduto è stata Pina Castiello, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana, presente alla liturgia: «È raccapricciante e vergognoso quello che è accaduto questa mattina. Un esponente della criminalità locale, mescolandosi tra i fedeli, ha compiuto un atto che ha il sapore della minaccia mafiosa proprio nel momento più sacro della celebrazione».

Ferma condanna del vescovo e dei confratelli

Non si è fatta attendere la risposta ufficiale della Chiesa locale. In un comunicato diffuso nel pomeriggio, il vescovo S.E.R. Mons. Angelo Spinillo, insieme al presbiterio e all’intero popolo di Dio, ha espresso piena vicinanza a don Patriciello e alla comunità del Parco Verde: «Il Vescovo e i Sacerdoti, il popolo tutto della Diocesi di Aversa è vicino e solidale con Don Maurizio Patriciello e con la comunità cristiana della Parrocchia San Paolo al Parco Verde di Caivano, che ancora una volta, e in maniera più grave, è oggetto di minacce e di assurde azioni intimidatorie».

Il comunicato della diocesi parla di «vile gesto», consumato durante la Santa Messa, definito «una drammatica profanazione dell’eucaristia e una grave offesa al Santissimo Sacramento». Parole che non lasciano spazio ad ambiguità: non si tratta soltanto di un atto criminale, ma di un oltraggio alla fede stessa.

Mons. Spinillo ha voluto sottolineare che «i veri cristiani non minacciano nessuno e, piuttosto, sostengono tutti nel cammino del bene». Al tempo stesso, ha invitato la comunità di Caivano a non lasciarsi sopraffare dalla paura, ma a continuare a essere “voce di profeti che annunziano il Vangelo”, fedeli al Signore nel servizio della carità.

Una ferita aperta per l’intera comunità

L’episodio si inserisce in un contesto difficile, in un territorio segnato da degrado sociale e radicamento criminale. Don Patriciello, da anni in prima linea nella denuncia delle ingiustizie e delle collusioni, non è nuovo a minacce di questo tipo. Ma ciò che è avvenuto oggi rappresenta un' ennesima escalation inaccettabile: la violenza ha violato lo spazio sacro della liturgia. «La nostra società – conclude il comunicato della diocesi – ha bisogno di cittadini onesti capaci di cercare il bene comune, e ha bisogno di credenti che vivano annunciando il regno di Dio, regno di verità e di vita, di giustizia e di pace». Un richiamo forte, che supera i confini di Caivano e interroga l’intero Paese: come rispondere a chi profana la fede e minaccia chi si spende per il bene comune?

d.D.P.
Silere non possum


Comunicato stampa

Domenica 28 settembre 2025

Il Vescovo e i Sacerdoti, il popolo tutto della Diocesi di Aversa è vicino e solidale con Don Maurizio Patriciello e con la comunità cristiana della Parrocchia San Paolo al Parco Verde di Caivano, che ancora una volta, e in maniera più grave è oggetto di minacce e di assurde azioni intimidatorie. Il vile gesto che è stato consumato questa mattina, domenica, durante la celebrazione della santa messa è una drammatica profanazione dell’eucaristia e una grave offesa al Santissimo Sacramento. Quindi non solo colui che ha materialmente compiuto il gesto, ma anche gli eventuali mandanti hanno dimostrato di essere fuori dalla verità della fede e dalla comunione con la Chiesa del Signore Gesù Cristo. Al confratello Parroco Don Maurizio e ai fratelli e sorelle che vivono in quella comunità ed in tutta la nostra Diocesi, l’incoraggiamento ad essere ancora voce di profeti che annunziano il Vangelo, e che, fedeli al Signore Gesù continuano a spezzare il pane santo della carità per offrirlo a tutti. I veri cristiani non minacciano nessuno e, piuttosto, sostengono tutti nel cammino del bene. La nostra società, come il mondo intero, oggi più che mai, ha bisogno di cittadini onesti capaci di cercare il bene comune, e ha bisogno di credenti che vivano annunziando il regno di Dio, “regno di verità e di vita, di giustizia e di pace”.