Wailing Wall: a woman discriminates against Abbot Nikodemus Schnabel because he wears the pectoral cross

Mercoledì 19 luglio 2023, davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme, si è consumata una grave discriminazione e violazione dei diritti umani fondamentali ai danni del Rev.mo Padre Abate Dom. Nikodemus Schnabel, O.S.B.

Il sacerdote, abate dell’abbazia della Dormizione di Gerusalemme, è stato invitato a “togliere la croce pettorale” che portava al collo, perché questa risultava come una provocazione. La richiesta è arrivata da una donna dipendente della Western Wall Heritage Foundation. “The group operates under the auspices of the office of the Prime Minister of Israel and the Government Companies Authority”, recita il loro sito web.

È emblematico che una organizzazione che opera sotto la supervisione del Primo Ministro Benjamin Netanyahu utilizzi metodi nazisti che vanno a colpire la libertà di religione. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi di Bettina Stark-Watzinger, ministro dell’Istruzione e della ricerca della Repubblica Federale di Germania. Anzi, Stark-Watzinger, era scocciata dal fatto che l’abate si sia messo a discutere senza obbedire. A coprire le sue espressioni ridicole c’erano solo i suoi costosi ed altrettanto ridicoli occhiali. 

Quindi, da una parte abbiamo una donna ebrea che vede nella croce di cristo una “provocazione” e dall’altra abbiamo una ministra di uno stato che “condanna fortemente il nazismo” ma che non si pone alcun problema quando si utilizzano metodi nazisti per colpire altre fedi. Questa è la coerenza di queste persone. Pasolini lo definirebbe il fascismo degli antifascisti. 

Che dire, Gesù Cristo aveva scandalizzato anche i loro antenati, i quali lo hanno crocefisso, appunto. Ma il problema qui è molto più profondo e fa comprendere come l'intolleranza sta diventando sempre più dilagante. In un mondo che finge di dirsi inclusivo, ed invece va avanti solo per slogan, chiunque ha un pensiero differente viene colpito. Simboli di pace vengono visti quali simboli di guerra. La censura è all'ordine del giorno. 

Condannare il gesto

La convivenza a Gerusalemme è realmente difficile e chi vi ha vissuto lo può testimoniare. Ora, però, è doveroso che la Western Wall Heritage Foundation si scusi ed anche il governo di Netanyahu deve prendere le distanze da questa grave violazione dei diritti religiosi. La croce di Cristo non può essere interpretata come una provocazione e, nel caso di specie, si tratta di una fondamentale "parte" dell'abito monastico che l'abate deve indossare.

L'articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo recita: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti". 

Anche la ministra Bettina Stark-Watzinger si scusi per non essere intervenuta. Il suo comportamento è più riconducibile ad un appartenente al partito nazionalsocialista piuttosto che al Partito Liberale Democratico. Auspichiamo vivamente che anche S.B. Pierbattista Pizzaballa, futuro cardinale e patriarca di Gerusalemme dei Latini, condanni questo gesto di intolleranza e mostri la sua vicinanza all'abate Schnabel

All'abate Nikodemus, alla comunità monastica ed alla comunità cattolica di Gerusalemme va la nostra vicinanza e la nostra preghiera.

S.I.

Silere non possum