Sabato 29 marzo 2025, S.E.R. Mons. Paolo Ricciardi ha ufficialmente fatto il suo ingresso nella diocesi di Jesi, assumendo il nuovo incarico affidatogli da Papa Francesco con la nomina del 28 gennaio 2025. La sua destinazione rientra in un più ampio scenario di spostamenti che negli ultimi anni hanno visto diversi vescovi trasferiti da Roma, a causa delle tensioni interne al Vicariato. Da diverso tempo, infatti, la gestione dell'agenda di Papa Francesco per quanto riguarda il Palazzo del Laterano è fortemente influenzata da Renato Tarantelli, il quale ha creato non pochi problemi per quanto riguarda la gestione amministrativa ed economica e ha portato forte divisione fra il clero dell'Urbe.
Per Mons. Ricciardi, l’inizio del ministero pastorale a Jesi rappresenta l’opportunità di svolgere la propria missione in un contesto più sereno e favorevole, lontano dalle dinamiche viziate della capitale. Il pomeriggio della sua accoglienza si è aperto con una visita alla comunità parrocchiale di Rosora, un gesto simbolico che aveva il fine di evidenziare la vicinanza del vescovo per l’intero territorio diocesano, specialmente nelle aree di confine con le diocesi di Camerino, Senigallia e Fano. Ad accoglierlo sono stati il clero, numerosi fedeli e le autorità civili e religiose, testimoniando l’attesa e l’entusiasmo per questa nuova tappa del cammino di fede della diocesi di Jesi.
Successivamente, alle 16, Mons. Ricciardi è giunto al Santuario della Madonna delle Grazie, dove ha guidato un momento di preghiera e ha incontrato i giovani della diocesi, dialogando con loro e condividendo parole di incoraggiamento per il loro cammino di fede. Alle 16.30, il vescovo è stato accolto in piazza Pergolesi dal sindaco di Jesi e dai sindaci degli altri comuni della diocesi, insieme alle autorità civili e religiose.

L’ingresso in Cattedrale e la celebrazione eucaristica
Alle 16.45, Mons. Ricciardi, accompagnato dai fedeli, ha percorso a piedi corso Matteotti fino a piazza Federico II, per poi fare il suo solenne ingresso nella Cattedrale di Jesi, dove alle 17.30 si è svolta la Santa Messa di inizio ministero. La celebrazione è stata introdotta dall’amministratore apostolico, S.E.R. Mons. Gerardo Rocconi, e presieduta da Mons. Paolo Ricciardi, che ha ufficialmente assunto la guida della diocesi di Jesi. A concelebrare con il nuovo vescovo erano presenti gli Em.mi Signori Cardinali Baldassarre Reina, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ed Enrico Feroci, insieme ai vescovi della Conferenza Episcopale Marchigiana. Hanno inoltre preso parte al rito Mons. Daniele Salera, vescovo di Ivrea, e Mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma, sottolineando con la loro presenza il legame di comunione e fraternità episcopale con Mons. Ricciardi. Uno dei momenti più significativi è stato la lettura della lettera apostolica di nomina e il solenne passaggio del pastorale. Dopo questo gesto, il nuovo vescovo ha preso posto nella sede episcopale.
"Iniziare il mio ministero a Jesi con questa parabola mi commuove tanto" ha esordito Mons. Vescovo nella sua omelia. "Al centro di questo brano, iniziato con una triste partenza di un figlio per un paese lontano e con il silenzio di un padre così ricco d’amore da lasciarci liberi di rifiutarlo e di andare via, il cuore dell’uomo è sempre deluso e affamato. Assetato di essere riempito da tutto, ma con il risultato di trovarsi sempre più vuoto e quando rientra in sé stesso e decide di tornare, scopre che ancora lontano qualcuno gli sta correndo incontro, capisce che non gli mancava il cibo né la casa del Padre. All’uomo manca il Padre. Da girovago disperato, nell’istante eterno di quell’abbraccio purificato dal perdono l’uomo diventa pellegrino di speranza" ha continuato.
"Anche a nome degli altri confratelli, aiutaci a camminare verso questa novità di Dio portando anche la tua novità" ha detto Mons. Nazareno Marconi, presidente della CEM, al nuovo vescovo.
d.A.L.
Silere non possum