Archbishop Giacomo Morandi reveals how the Pope told him of his nomination.

Incontrando la stampa locale, giovedì 27 aprile 2023, S.E.R. Mons. Giacomo Morandi ha rivelato un particolare inedito della sua nomina ad Arcivescovo-Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla. 

Come noto, infatti, Morandi è stato Segretario della Congregazione (oggi Dicastero) per la Dottrina della Fede. Il 10 gennaio 2022 la Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto che l’Arcivescovo sarebbe stato spedito nella diocesi divenuta vacante a motivo della rinuncia di S.E.R.Mons. Camiscasca.

Morandi ha spiegato ai giornalisti che, a dicembre 2021, quando il Papa lo chiamò, gli fece trovare sulla scrivania l’articolo del quotidiano locale “Gazzetta di Reggio” che il 17 dicembre 2021 lo inquadrava quale possibile successore del vescovo ciellino.



Il metodo Francesco

Ora, lungi dal voler difendere Giacomo Morandi che è un prodotto di Marko Ivan Rupnik. È evidente, però, che anche in questa occasione si conferma il sistema utilizzato da Jorge Mario Bergoglio. 

Obbedienza secondo il metodo gesuita: “Fai quello che dico io. Punto!” e totale assenza dell’attenzione umana nei confronti dei suoi primi collaboratori. Francesco è uno dei tanti che, nella Chiesa, ha subito un trattamento pessimo (ricordiamoci quando fu spedito in esilio in Germania) e di conseguenza si comporta allo stesso modo con cui è stato trattato.

Gli appartenenti al suo cerchio magico, poi, fanno trapelare qualche notiziuola ai loro amici e questa, quindi, arriva alla stampa. Ancor prima che all’interessato, pertanto, il destino è comunicato Urbi et Orbi.  Questo sistema del giornale sulla scrivania ritorna alla mente pensando al 24 settembre 2020 quando Papa Francesco ricevette, per pochi minuti, l’Eminentissimo Signor Cardinale Angelo Becciu per comunicargli, giornali alla mano, che sarebbe stato privato di tutti i diritti (e non i doveri) connessi al cardinalato. Anche in quella occasione, però, ancor prima che il porporato raggiungesse piazza del Sant’Uffizio, la sala stampa aveva già comunicato al mondo intero il suo triste destino.

Oggi, in questo limbo, c’è l’arcivescovo Georg Gänswein, il quale sa già che sarà la stampa a rivelargli dove andrà, non certo Bergoglio.

Eppure, Francesco è descritto, più di qualunque altro Papa, come colui che è attento all’essere umano, il Pontefice della misericordia e quant’altro. Che strana è questa informazione.

L.M.

Silere non possum