Blessing of gay couples and priestly celibacy. Fernandez has already started making stupid statements.

Non è ancora approdato a Roma ma il nuovo prefetto per la Dottrina della Fede ha già rilasciato numerose interviste. "Tutto fumo e niente arrosto", qualcuno ha sussurrato nel chiostro dell'ex Sant'Uffizio. E, invece, sembra che Víctor Manuel Fernández si stia dando da fare per ottenere il placet della stampa, tanto, il "figlioccio di Francesco" sa di essere protetto. Dal novembre 1981 all'aprile 2005, Joseph Ratzinger non ha mai rilasciato interviste a caso ma sempre cum grano salis, come si suol direSopratutto, Ratzinger non amava i giornalisti che erano (e sono) i più grandi "storpiatori" del messaggio della Chiesa. È famosa l'intervista che gli fece un idiota della RAI che voleva a tutti i costi apparire nello schermo e il cardinale tedesco, con la sua splendida ironia, glielo fece notare.  A porte chiuse, spesso, Benedetto XVI ha mostrato perplessità sui giornalisti. Era consapevole, inoltre, che certe tematiche non potevano essere affrontate (o addirittura esaurirsi) in una intervista. I temi di cui si occupava, e dovrebbe occuparsi Fernandez, sono troppo complessi. Sempre in quella intervista con la RAI, il giornalista voleva per forza far dire al Prefetto qualcosa che gli avrebbe garantito lo scoop. Era appena stata pubblicata la Dominus Iesus e Ratzinger ribadì l'importanza del documento smentendo le stupide illazioni del giornalista che diceva che il documento avrebbe fatto soffrire i cristiani. Indimenticabile la risposta del futuro Papa: "Certo che lo riscriverei". 

Sono passati i tempi d'oro, oggi abbiamo a che fare con vescovi che non sanno neppure di cosa parlano. Seguendo la stessa deriva delle università, dove più pubblichi e più sei figo, il Papa ha voluto personalmente che venisse inserito nel bollettino tutto il curriculum del neo prefetto e, addirittura, i titoli delle sue pubblicazioni. A che pro, si è chiesto qualcuno? Beh, chiaramente per far credere che "questo è uno che ce la sa", direbbero a Roma.

Invece, qui abbiamo a che fare con personaggi che non hanno idea neppure di che cosa sono chiamati a fare.

Omosessualità nella Chiesa

Ciò che manca a questi vescovi è proprio la virtù della prudenza. Come è possibile affermare delle cose senza neppure essere giunti nel proprio ufficio? Come si può parlare di errori commessi dai precedenti prefetti se non si conoscono le carte, le consultazioni e quant'altro? Sui mezzi di stampa che, chiaramente si sono ammazzati per poter ottenere una intervista con il Tucho, sono apparse sue dichiarazioni nelle quali dice che le coppie omosessuali sarebbero da benedire.

In sostanza, neppure ha preso possesso del suo incarico e già afferma cose che vanno contro i pronunciamenti del Dicastero che dovrà guidare. Quest'uomo è stato chiamato solo per ripulire la faccia di Francesco il quale ha consolidato un metodo infallibile. I documenti scottanti li fa firmare agli altri. Se vengono accolti con furore, se ne arroga la paternità; se vengono criticati, riferisce che li hanno fatti gli altri. Per questo motivo un importante cardinale di curia, ancora in carica, ha detto: "Il nostro destino è incerto sempre. Prima pensavamo che bastava chiedere l'autorizzazione su tutto, ora neanche quello. Anche se ti ha autorizzato, può essere che il giorno dopo rinnegherà quella cosa. Poi non scandalizziamoci se c'è stato chi lo ha registrato". 

Lo abbiamo detto più volte, la discussione sulla benedizione delle coppie omosessuali è sterile, senza alcun senso. Gli omosessuali non hanno bisogno della benedizione della Chiesa, non gliene frega assolutamente nulla. Sono ben consapevoli del fatto che il matrimonio, quale sacramento, è ben altra cosa. Il loro amore, come quello di chiunque, non ha bisogno di "conferme" di sorta. Questi sono solo argomenti che vuole portare avanti qualcuno che, invece, non vuole porre l'attenzione su questioni ben più serie.

Omosessualità e sacerdozio

Mentre il "figlioccio di Bergoglio" si dice aperto alla benedizione degli omosessuali, nessuno lo ha incalzato chiedendogli come mai il Catechismo definisce: "le relazioni omosessuali come gravi depravazioni" e "la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati»". 

Soprattutto, come mai nessuno ha bussato alla porta del Dicastero guidato da José Tolentino de Mendonça e gli ha chiesto come mai non viene cambiato l'orientamento in merito all'omosessualità e il sacerdozio? Sicuramente sarà pronto a rivedere l'Istruzione che venne pubblicata nel 2005.

Ma non dimentichiamo il cardinale Lazarus You Heung-sik, come mai nessuno lo ha intervistato chiedendogli se è disposto a cambiare la Ratio sui seminari? Perché?

Perché abbiamo una serie di giornaliste e giornalisti che hanno una omofobia nascosta che è preoccupante. Come ci sono gli psico blog omofobi curati da vecchi bavosi col calzino a pois che importunano i preti nelle sagrestie, ci sono anche le giornaliste che vedono nell'omosessuale qualcuno da temere. Come sempre, ciò che manca è lo psicologo di base, in Italia.

Le battaglie per benedire le coppie di omosessuali sono, quindi, sterili e senza senso. Gli omosessuali che abbiamo in casa non li vogliamo, quelli che vengono a chiederci la benedizione, invece, gliela diamo perché così sembriamo LGBTQ+ friendly. Non funziona proprio così. Abbiamo una sfilza di rettori che seguono il modello Amedeo Cencini e che fanno la guerra a persone che, a loro insindacabile giudizio, sarebbero omosessuali. Tutti uomini promossi da Bergoglio, è chiaro.

Se i documenti non sono stati cambiati, in questi dieci anni, è perché il Papa non ha voluto. Tutto ciò che ha voluto lo ha cambiato, senza alcun problema. Quante volte ha ripetuto ai vescovi e ai formatori dei seminari di non ammettere omosessuali al seminario? Innumerevoli. Francesco è omofobo, questo è il problema. L'atteggiamento di questa gente è simile a quello della mamma che è pronta ad accettare tutti i gay del mondo, l'importante che non siano figli suoi.

Da queste considerazioni, poi, si fa presto a smontare anche le altre fatte dal Tucho. Si dice aperto al matrimonio dei sacerdoti. Lasciamo solo una domanda: che matrimonio? No, perché forse solo lui non si rende conto di quanto siano ridicole queste affermazioni. L'idea qual è? Quella di ordinare i vecchi che non ricevono la pensione (perché in Italia fra poco non beccheranno neanche quella) e quindi vengono a mangiare qui? Oppure Fernandez vuole arrivare a parlare di matrimonio omosessuale? Chissà, tutto è possibile nell'era della follia.

Ciò che è certo è che a questa gente non importa nulla né degli omosessuali, né dei preti, né del popolo santo di Dio. L'unica cosa che vogliono accrescere è il loro ego. La loro consapevolezza è che se cambieranno tutto ciò che "è stato fatto fino ad ora", allora avranno le prime pagine dei giornali. Pur di avere questo, quindi, sarebbero disposti a vendersi la madre.

d. S.M.

Silere non possum