The preaching brothers publish the new Constitutions. A religious order that faithfully serves the Church.
«Durante il giorno, nessuno più di lui si mostrava socievole… Viceversa di notte, nessuno era più di lui assiduo nel vegliare in preghiera. Il giorno lo dedicava al prossimo, ma la notte la dava a Dio ». Sono le parole con cui il beato Giordano di Sassonia parla di Domenico di Guzman, fondatore dell’Ordine dei Predicatori (Domenicani). Il beato Giordano succedette a Domenico nella guida di questo ordine che, ancor oggi, è una stella luminosa nel panorama ecclesiale.
Oggi i domenicani sono presenti in tutti i continenti e continuano ad annunciare il Vangelo con la loro testimonianza di vita, la predicazione, lo studio e la preghiera.
Il santo padre Benedetto XVI, in una delle sue meravigliose catechesi sui santi, disse: “In san Domenico possiamo vedere un esempio di integrazione armoniosa tra contemplazione dei misteri divini e attività apostolica. Secondo le testimonianze delle persone a lui più vicine, «egli parlava sempre con Dio o di Dio»”.
Studio e preghiera
L'Ordine dei Predicatori è oggi uno dei più fedeli al proprio carisma. Scrivendo a S. Domenico e ai suoi frati, papa Onorio III così esprimeva il fine dell’Ordine: «Colui che rende feconda la sua Chiesa di sempre nuova prole, volendo conformare il mondo moderno a quello più antico e propagare la fede cattolica, vi ha ispirato nell’animo l’amoroso desiderio di abbracciare la povertà e di mettere in pratica la vita regolare per consacrarvi alla predicazione della parola di Dio annunciando per il mondo intero il nome di nostro Signore Gesù Cristo».
Proprio come auspicato dal Concilio Ecumenico Vaticano II, i domenicani hanno lavorato per ritornare alle proprie radici. Il decreto Perfectae caritatis recita: "Il rinnovamento della vita religiosa comporta il continuo ritorno alle fonti di ogni forma di vita cristiana e alla primitiva ispirazione degli istituti, e nello stesso tempo l'adattamento degli istituti stessi alle mutate condizioni dei tempi".
Sempre Benedetto XVI sottolineava un altro aspetto molto importante dell'Ordine: "Domenico, con un gesto coraggioso, volle che i suoi seguaci acquisissero una solida formazione teologica, e non esitò a inviarli nelle Università del tempo, anche se non pochi ecclesiastici guardavano con diffidenza queste istituzioni culturali. Le Costituzioni dell’Ordine dei Predicatori danno molta importanza allo studio come preparazione all’apostolato. Domenico volle che i suoi Frati vi si dedicassero senza risparmio, con diligenza e pietà; uno studio fondato sull’anima di ogni sapere teologico, cioè sulla Sacra Scrittura, e rispettoso delle domande poste dalla ragione. Lo sviluppo della cultura impone a coloro che svolgono il ministero della Parola, ai vari livelli, di essere ben preparati. Esorto dunque tutti, pastori e laici, a coltivare questa “dimensione culturale” della fede, affinché la bellezza della verità cristiana possa essere meglio compresa e la fede possa essere veramente nutrita, rafforzata e anche difesa. In quest’Anno Sacerdotale, invito i seminaristi e i sacerdoti a stimare il valore spirituale dello studio. La qualità del ministero sacerdotale dipende anche dalla generosità con cui ci si applica allo studio delle verità rivelate".
Domenicani a Bologna
Nella città di Bologna, luogo che custodisce le spoglie del santo fondatore, è presente una splendida comunità guidata da Padre Fausto Arici. Inoltre, questo convento è anche sede, dal 1927, della casa di formazione per la provincia di San Domenico in Italia. Sono diversi i giovani che, guidati da Padre Davide Pedone, si preparano ad abbracciare il carisma domenicano e la vita sacerdotale.
Si tratta di una realtà giovane che continua a prendersi cura delle numerose vocazioni che questo ordine ha. Anche negli scorsi anni sono state numerose le professioni religiose e le ordinazioni sacerdotali. L'attenzione liturgica, la vita di preghiera e la cura della formazione teologica attirano i diversi giovani che oggi vogliono seguire Gesù sull'esempio di santi mirabili come Domenico.
Sempre a Bologna, nel 1985 è stata fondata l’Editrice Studio Domenicano (ESD), per la pubblicazione di opere a carattere filosofico, teologico e diversi volumi riguardanti l'ordine dei domenicani. Anche all'interno della Basilica è possibile trovare diversi volumi molto interessanti di questa casa editrice. Oppure è possibile ordinarli online.
Nella basilica è presente la cappella dedicata a San Domenico dove è custodito il corpo in una splendida arca. La prima arca fu commissionata a Nicola Pisano nel 1264 e portata a compimento il 5 giugno 1267.
"Domenico, che volle fondare un Ordine religioso di predicatori-teologi - ricordava Benedetto XVI il 3 febbraio 2010 - ci rammenta che la teologia ha una dimensione spirituale e pastorale, che arricchisce l’animo e la vita. I sacerdoti, i consacrati e anche tutti i fedeli possono trovare una profonda “gioia interiore” nel contemplare la bellezza della verità che viene da Dio, verità sempre attuale e sempre viva. Il motto dei Frati Predicatori - contemplata aliis tradere – ci aiuta a scoprire, poi, un anelito pastorale nello studio contemplativo di tale verità, per l’esigenza di comunicare agli altri il frutto della propria contemplazione".
In preparazione alla solennità del santo fondatore, che si celebrerà il 4 agosto, la comunità sta vivendo i 15 martedì di San Domenico. Ogni martedì, quindi, celebra una Santa Messa presso l'arca.
Nuovo libro delle Costituzioni
Il 10 luglio 2023 l'Ordine ha pubblicato il Libro delle Costituzioni e Ordinazioni dei Frati Predicatori. Il maestro dell'Ordine, p. Gerard Francisco Parco Timoner III, ha scritto: "Tra le evoluzioni tecnologiche e sociali più significative degli ultimi decenni c'è senza dubbio il "continente digitale", che riguarda non solo il modo in cui l'Ordine predica il Vangelo, ma anche la modo in cui si realizza il nostro dialogo nell'Ordine. Tutte le nostre leggi vivono nel mondo digitale; mentre in passato i Capitoli Generali chiedevano la pubblicazione di nuove edizioni a stampa del Libro delle Costituzioni e Ordinazioni, in tempi più recenti chiedono con maggior forza l'edizione elettronica"
Poi illustra le principali novità: "Tra le novità contenute nel Libro delle Costituzioni e Ordinazioni c'era il progetto di promulgare in un unico libro costituzioni più salde: "le leggi fondamentali dell'Ordine, ovvero i principi evangelici e teologici, nonché le determinazioni circa la natura e lo scopo dell'Ordine, la forma di vita e di governo», unitamente a ordinamenti più flessibili, «norme che, in passato, si davano per l'applicazione o l'esecuzione delle costituzioni» (ACG River Forest 1968, 85).
Nei Capitoli generali di Roma (2010), Traughurii (2013) e Bologna (2016) l'Ordine ha intrapreso il cammino di una nuova conformazione. Non ci sono più vicariati generali o regionali e sono state variate le norme dei vicariati provinciali e delle viceprovincie (cfr LCO 257-258; 384-389; 477-484). La norma per il voto per lettera (cfr. LCO 455-bis) e anche per via elettronica (cfr. LCO 455-ter) è stata adeguata ai tempi.
A questo proposito è opportuno ripetere le stesse parole delle precedenti edizioni: «Poiché però l'edizione così proposta poteva essere realizzata in molti modi, l'intenzione era quella di dare alla luce un libro più pratico». Pertanto, nella presente edizione, il testo è diviso in due parti. Nella prima parte si trovano le leggi aventi forza vincolante, ovvero tutte le costituzioni e ordinanze che ora sono vincolanti... Nella seconda parte del testo si trovano le quali, pur non avendo al momento forza vincolante, può assumerlo nuovamente nella nostra legislazione; cioè se si tratta di costituzioni sospese per iniziazione o approvazione con l'ordinanza, o se si tratta di determinate ordinanze per le quali è stato proposto e accettato un altro testo». Si segnalano inoltre nella seconda parte le modifiche alle costituzioni (iniziazioni e approvazioni) non ancora in vigore".
Il testo delle Costituzioni è consultabile qui in lingua latina e qui in lingua spagnola.
F.P.
Silere non possum