Dies magna et amara valde - Pope Francis destroyed the Sovereign Order of Malta

IL TESTO DELLA CARTA COSTITUZIONALE E DEL CODICE MELITENSE

Il 15 febbraio 1113 il Santo Padre Pasquale II concesse il privilegio Pie postulatio voluntatis, con cui poneva la neonata “fraternità ospedaliera” di Gerusalemme, intitolata a San Giovanni Battista, sotto la tutela della Chiesa, e la rendeva sovrana, costituendola in un Ordine di diritto ecclesiale, con facoltà di eleggere liberamente i suoi superiori, senza interferenza da parte di altre autorità laiche o religiose.

Tracciandone un breve profilo storico, il Sommo Pontefice Benedetto XVI accoglieva, il 09 febbraio 2013, il Sovrano Ordine di Malta nel contesto dell'Anno della Fede e diceva loro: "il vostro ordine si distingue per l’ispirazione cristiana che costantemente deve orientare l’impegno sociale dei suoi membri. [..] La vostra preziosa e benefica opera, articolata in vari ambiti e svolta in diverse parti del mondo, concentrata in particolare nel servizio al malato con strutture ospedaliere e sanitarie, non è semplice filantropia, ma espressione efficace e testimonianza viva dell’amore evangelico". 

Soltanto tre anni dopo, il medesimo ordine Sovrano, si ritrovava a dover combattere una lotta di potere e dissidi interni nei quali, come di consueto, Francesco ha sguazzato felicemente. Oggi, dopo un'udienza lampo iniziata alle ore 9.30 il Papa ha ricevuto le commissioni che erano state istituite e ha consegnato loro i testi della nuova Costituzione e del Codice Melitense. Nessuna discussione, nessuna possibilità di dialogo. Il tutto era già deciso e da Santa Marta avevano già fatto sapere ieri sera che l'udienza sarebbe servita solo a comunicare decisioni già prese. Con un atto dispotico e senza precedenti, Francesco ha decretato la revoca delle Alte Cariche, lo scioglimento dell’attuale Sovrano Consiglio ed ha imposto un Sovrano Consiglio provvisorio che guiderà l'Ordine fino al gennaio 2023 quando sarà convocato il Capitolo Generale Straordinario.

Le decisioni umorali di Francesco

Salta la testa anche dell'avvocato canadese John Timothy Dunlap, che lo stesso Francesco aveva nominato e imposto il 12 giugno 2022. Vita breve anche per lui quindi che oggi si vede defenestrato dopo aver lavorato in questi mesi per ottenere un pronunciamento definitivo del Pontefice che era atteso da anni. A capo dei dei cavalieri professi e dei cavalieri e dame, Francesco ha scelto, quale Gran Commendatore, Fra’ Emmanuel Rousseau. 

Riccardo Paternò di Montecupo sarà il Gran Cancelliere, Alessandro de Franciscis, sarà il Grand’Ospedaliere e Fabrizio Colonna il Ricevitore del Comun Tesoro. Nel Sovrano Consiglio provvisorio compare anche Michael Grace, il quale fu addirittura sospeso ed oggi entra in questo organo così importante.

Dopo aver fatto ruotare Cardinali patroni ed aver istituito figure inesistenti come i delegati speciali, Francesco ora firma ufficialmente, motu proprio, quella che è la condanna a morte della sovranità di un Ordine che ha compiuto, proprio grazie a questa sua libertà e sovranità, moltissime opere umanitarie.

Obbrobrio giuridico

Come nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium emergono gli obbrobri giuridici di Padre Gianfranco Ghirlanda, gesuita che ovunque è andato ha solo portato danni. La preparazione giuridica di quest'uomo è tutta dire. Il decreto che il Pontefice ha firmato questa mattina evidenzia come il gesuita Ghirlanda non abbia ben presente cosa significhi "sovranità". Strumentalizzando la sentenza del Tribunale Cardinalizio istituito da Papa Pio XII nel 1951, oggi si sostiene che essendo un ordine religioso, l'Ordine di Malta, "dipende, nelle sue diverse articolazioni, dalla Santa Sede". Eppure questo non è vero, l'Ordine dipende dalla Santa Sede per ciò che riguarda la sua articolazione di Ordine religioso ma non certo per ciò che riguarda la sua, appunto, sovranità.

Eppure, anche il Santo Padre Benedetto XVI aveva ricordato che il Pie postulatio voluntatis poneva l'ordine "sotto la tutela della Chiesa, e la rendeva sovrana, costituendola in un Ordine di diritto ecclesiale, con facoltà di eleggere liberamente i suoi superiori, senza interferenza da parte di altre autorità laiche o religiose".

Non è forse una interferenza quella di un Pontefice che per anni tiene delle persone sotto scacco per cambiare chi è a Capo dell'Ordine ogni volta che cambia umore? Non è forse una interferenza quella di un Papa che piuttosto che governare la Chiesa si presta a lotte e giochi di potere senza neppure verificare la veridicità delle cose che gli vengono riferite?

Dichiarazione del Gran Magistero

Commentando l’annuncio papale del 3 settembre 2022 relativa al Sovrano Militare Ordine di Malta, Sua Eccellenza Fra’ John Dunlap, Luogotenente del Gran Maestro e capo del Governo Provvisorio dell’Ordine, ha dichiarato: “L’Ordine di Malta accoglie con favore le azioni paterne di Sua Santità che dimostrano il grande amore che il Pontefice nutre per il nostro Ordine. Nel suo attento esame delle varie proposte presentate in questi mesi, il Papa ha stabilito un percorso che promette di assicurare il futuro dell’Ordine sia come Istituto Religioso che come Entità Sovrana.

La decisione del Papa di dare potere a un Governo Provvisorio è il primo passo di un progetto chiaro per una governance dell’Ordine più efficiente e snella. Ora avremo il tanto atteso calendario per l’importante Capitolo Generale che permetterà all’Ordine di Malta di andare oltre il Governo Provvisorio e verso un Governo regolarizzato in conformità con la sua nuova Costituzione.  Il coinvolgimento di una serie di Cavalieri esperti e di talento nel Governo dell’Ordine ha aperto le porte a nuova linfa e a nuove idee per affrontare gli ostacoli e le sfide di oggi.  La nuova Costituzione è un documento attentamente elaborato che parla della complessità e della natura di un Ordine Religioso millenario.

A nome di tutto l’Ordine, ringrazio di cuore Sua Santità Papa Francesco e il suo Delegato Speciale, il Cardinale Silvano Tomasi, per la cura, l’accuratezza e l’amore che hanno dimostrato per il nostro Ordine”.

Chiaramente le dichiarazioni rese pubbliche non corrispondono allo stato d'animo della maggior parte dei membri. Papa Francesco e il Cardinale Tomasi hanno, in questi anni, posto nei luoghi di potere persone che avrebbero potuto poi manipolare e convincere che questa sarebbe stata la miglior soluzione. A conferma di ciò vi è proprio il recente provvedimento che rimuoveva tutti i procuratori e nominava quelli nuovi scelti da Tomasi e Dunlap. Anche Dunlap, come abbiamo visto è stato defenestrato. Questo dimostra come Bergoglio utilizza e saluta in brevissimo tempo come gli pare.

L.I.

Silere non possum

CARTA COSTITUZIONALE E CODICE MELITENSE