Diocesi di Milano

Martedì 2 aprile 2024 l'Arcivescovo Mario Enrico Delpini ha celebrato la Santa Messa nella Basilica di San Pietro in Vaticano per i preadolescenti che hanno raggiunto - nel quadro del tradizionale pellegrinaggio post Pasqua - la Città Eterna. La Santa Messa è stata concelebrata dal Rev.do Mons. Giuseppe Como, vicario per l’educazione e la celebrazione della fede, la pastorale scolastica; dal Rev.do don Stefano Guidi, direttore della Fondazione degli Oratori Milanesi; dal Rev.do don Riccardo Pincerato, presidente del Servizio nazionale di Pastorale giovanile e dal Rev.do don Fabio Riva del Settore Giovani di Azione Cattolica Ambrosiana. Presenti molti sacerdoti ambrosiani impegnati nella pastorale giovanile. 

L'Arcivescovo ha detto ai giovani: «Le paure abitano nelle case di tutti e in ogni parte della città e della vita. Qui a Roma Pietro ha avuto paura. Di che cosa hai paura?» ha domandato loro. «Nell’incontro con Gesù - ha detto - riceviamo la sua promessa e la sua vita: io sono con voi tutti i giorni. Vivi in comunione con Gesù e diventi amabile perché cominci ad amare, piuttosto che a pretendere di essere amato». 

1. Si sa che le paure inquietano la vita.
Sono presenti come quegli incubi infantili che spaventano i sogni, si fanno sentire come quei rumori inquietanti che abitano nel buio della casa e delle anime, ti paralizzano incrociando i prepotenti che minacciano in luoghi impensati. Le paure abitano nelle case di tutti e in ogni parte della città e della vita. Nelle vite dei ragazzi e delle ragazze, nelle vite dei vecchi, nelle vite dei prepotenti e dei deboli, dei poveri e dei ricchi, dei personaggi famosi e invidiati e della gente qualsiasi. Non meravigliarti se hai paura. Tutti hanno qualche paura. Di che cosa hai paura?

2. L’incontro che vince le paure.
Noi siamo venuti a Roma e ci troviamo in questa basilica per celebrare l’incontro che vince le paure. Questa è la fede che vogliamo professare, proprio qui. Che luogo è questo? È la basilica di san Pietro. Pietro, il pescatore di Galilea che ha seguito Gesù, è venuto fino a Roma per annunciare che Gesù è risorto e dà vita a un mondo nuovo. Ma qui a Roma Pietro ha avuto paura. Si dice che abbia intuito le minacce dei potenti. Perciò – dicono – ha pensato di lasciare Roma e ha preso la Via Appia antica per fuggire la paura. Ma là sulla strada ha incontrato Gesù. Pietro ha chiesto: Domine, quo vadis? E Gesù: Vengo qui per essere di nuovo crocifisso. È tornato, è stato catturato, crocifisso e sepolto in questo luogo in cui stiamo celebrando. Celebriamo l’incontro che vince le paure.

2.1 La paura di non essere adatto alla vita. La vita è troppo impegnativa e io non valgo niente. Me lo dice il mio papà che si vanta delle sue imprese alla mia età; me lo dicono i professori che mi squalificano; me lo dicono i miei amici che non mi stimano e mi cercano solo quando interessa a loro.Nell’incontro con Gesù riceviamo lo Spirito Santo (battesimo e cresima):siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza (Cfr 1Cor 1,4-9). Hai una missione da compiere!

2.2 La paura di essere solo. Non merito di essere amato. Non sono importante per nessuno. Anche i miei genitori hanno da pensare ai loro guai e alle loro beghe. Se sto a casa, nessuno mi cerca. Se manco nessuno si accorge.

Nell’incontro con Gesù riceviamo la sua promessa e la sua vita: io sono con voi tutti i giorni. Vivi in comunione con Gesù e diventi amabile perché cominci ad amare, piuttosto che a pretendere di essere amato.

2.3. La paura della morte. L’abisso del nulla è come un mostro che apre le sue fauci orribili e mi vuole inghiottire. Ha già inghiottito mio nonno, un mio amico, un mio fratello... Non c’è scampo.
Nell’incontro con Gesù si rivela che la vita non va a finire nella morte, ma nella gloria. Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato (At 4,10).

+ Mario Enrico Delpini