Pope Francis is on an Apostolic Journey to Kazakhstan.
Oggi, 13 settembre 2022, il Sommo Pontefice ha iniziato il suo 38° Viaggio Apostolico Internazionale. Il Papa vola nella Repubblica del Kazakistan in occasione del VII Congress of Leaders of World and Traditional Religions.
Il VII Congresso sarà visitato da circa 100 delegazioni provenienti da 50 Paesi. L'anno scorso è stato rinviato a causa della pandemia da Covid-19. Papa Francesco ha detto che il Congresso sarà un momento “di dialogo fraterno insieme ai leader di molte religioni". All'incontro parteciperanno il Grande Imam di al-Azhar, Ahmed Mohammed Ahmed al-Tayeb ; il Patriarca di Gerusalemme, Teofilo III, il Rabbino Capo ashkenazita d'Israele, David Lau; il rabbino capo sefardita di Israele, Yitzhak Joseph e altri leader religiosi , oltre a rappresentanti di numerose organizzazioni internazionali.
Alcuni avevano auspicato una partecipazione anche del Patriarca Kirill ma è stato confermato che non parteciperà. “La motivazione che spinge papa Francesco a venire in Kazakistan è legata all’attuale, delicata, tragica situazione in Ucraina”, ha riferito S.E.R. Mons. Athanasius Schneider, ausiliare di Astana. “Storicamente, abbiamo ucraini e russi che vivono qui. Il Kazakistan è un ponte, geograficamente, tra l’Europa e l’Asia”.
Il Viaggio Apostolico
Il volo che ci ha portato a Nur-Sultan è decollato alle ore 7.15 da Roma (Repubblica Italiana) ed è atterrato alle 17.45 ora locale (13.45 nello Stato della Città del Vaticano).
Durante il Viaggio, Papa Francesco ha salutato tutti i giornalisti ed ha riferito di essere pronto ad andare in Cina, qualora ve ne fosse l'opportunità, ma non prevede un incontro con
Xi Jinping durante questo Viaggio Apostolico. In queste ore, infatti, anche il Presidente della Repubblica Popolare Cinese (RPC) si trova in Kazakistan.
Sorvolando i diversi Stati, Francesco
ha fatto pervenire ai Capi delle Nazioni i consueti Telegrammi. I Paesi interessati sono stati: Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Bulgaria, Turchia, Georgia e Azerbaijan.
Il Pontefice è stato accolto ufficialmente all'aereoporto Internazionale di Nur-Sultan alle ore 17.20 (13.20 circa nello Stato della Città del Vaticano) dal Presidente della Repubblica del Kazakhstan, S.E. il Sig. Kassym-Jomart K. Tokayev. Due giovani in abito tradizionale gli hanno offerto dei fiori. Successivamente sono state presentate le Delegazioni e la Guardia d’Onore. Il Presidente della Repubblica ha accompagnato il Santo Padre nella Sala Vip dell’Aeroporto dove ha avuto luogo un breve incontro. Poi Francesco si è trasferito in auto al Palazzo Presidenziale Ak Orda per la Cerimonia di Benvenuto nella Repubblica del Kazakistan.
Cerimonia di Benvenuto
Alle ore 18.30 (14.30 nello SCV), ha avuto luogo la Cerimonia di benvenuto presso il Palazzo Presidenziale Ak Orda.
Al Suo arrivo, il Sommo Pontefice è stato accolto nel cortile del Palazzo dal Presidente della Repubblica del Kazakhstan, S.E. il Sig. Kassym-Jomart K. Tokayev. Quindi, dopo la Guardia d’Onore, l’esecuzione degli inni e la presentazione delle rispettive Delegazioni, il Papa e il Presidente della Repubblica hanno raggiunto l’East Hall del Palazzo per l’incontro privato.
Alle ore 19.30 (15.30 nello SCV), il Santo Padre Francesco ha incontrato le Autorità, la Società Civile e il Corpo Diplomatico presso l’Auditorium della Qazaq Concert Hall e ha rivolto loro un discorso.
"Il Kazakhstan è caratterizzato dalla capacità di procedere creando armonia tra “due corde parallele”, ha detto il Papa. Temperature tanto rigide in inverno quanto elevate in estate; tradizione e progresso, ben simboleggiate dall’incontro di città storiche con altre moderne, come questa capitale. Soprattutto, risuonano nel Paese le note di due anime, quella asiatica e quella europea, che ne fanno una permanente «missione di collegamento tra due continenti»; «un ponte fra l’Europa e l’Asia», un «anello di congiunzione tra Oriente e Occidente». Le corde della dombra risuonano abitualmente insieme ad altri strumenti ad arco tipici di questi luoghi: l’armonia matura e cresce nell’insieme, nella coralità che rende armoniosa la vita sociale. «La fonte del successo è l’unità», recita un bel proverbio locale. Se ciò vale ovunque, qui in modo particolare: i circa centocinquanta gruppi etnici e le più di ottanta lingue presenti nel Paese, con storie, tradizioni culturali e religiose variegate, compongono una sinfonia straordinaria e fanno del Kazakhstan un laboratorio multi-etnico, multi-culturale e multi-religioso unico, rivelandone la peculiare vocazione, quella di essere Paese dell’incontro".
Francesco ha sottolineato la necessità di leader che generino un nuovo “spirito di Helsinki” ed ha invitato al dialogo: "E per fare questo occorre comprensione, pazienza e dialogo con tutti. Ripeto, con tutti".
Al termine dell’incontro, dopo essersi congedato dal Presidente della Repubblica, il Santo Padre si è trasferito in auto alla Nunziatura Apostolica del Kazakhstan dove dimorerà durante questo Viaggio Apostolico. Il Nunzio in Kazakistan e Tagikistan è S.E.R. Mons. Francis Assisi Chullikatt JCD.
F.G.
Silere non possum