The Russian Patriarch writes a message to the faithful for Holy Easter. The head of the Russian Orthodox Church fears for the unity of Orthodox Christians.

Il Patriarca Kirill ha inviato a tutti i fedeli un messaggio in occasione della Santa Pasqua ortodossa. Il sedicesimo Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, capo della Chiesa ortodossa russa, che sta appoggiando le attività militari del presidente della Federazione Russa, Vladimir Vladimirovič Putin, ha ricevuto qualche giorno fa la lettera inviatagli dal segretario del Consiglio mondiale delle Chiese che gli chiedeva di spendere un suo intervento in favore di un cessate il fuoco, almeno per la Santa Pasqua. Kirill non ha accolto l’invito me nel suo messaggio di Pasqua esprime la propria preoccupazione per l’unità della Chiesa Ortodossa. Dice: “non dobbiamo cedere alla tentazione del nemico del genere umano, che cerca di distruggere la benedetta unità tra i cristiani ortodossi”.  Il nemico del genere umano, appunto, vuole la guerra, il Patriarca dovrebbe lavorare per la Pace, quella duratura che è il frutto della vera Pasqua.

Nei giorni scorsi più di quattrocento sacerdoti ortodossi hanno denunciato l’operato di Kirill al Consiglio dei Primati delle Chiese Antiche Orientali. Hanno riferito: “Stiamo assistendo alle brutali azioni dell’esercito russo contro il popolo ucraino, approvate dal patriarca Kirill. Come sacerdoti della Chiesa e come semplici cristiani, siamo sempre stati e saremo sempre con il nostro popolo, con coloro che soffrono e hanno bisogno di aiuto. Sosteniamo pienamente le autorità statali ucraine e le forze armate ucraine nella loro lotta contro l’aggressore”.

Anche Francesco, il quale aveva in programma un possibile incontro con il Patriarca ha riferito che per il momento non sarà possibile.”La nostra diplomazia ha capito che un incontro, in questo momento, potrebbe creare molta confusione” ha riferito il Papa.

IL TESTO DEL MESSAGGIO

Eminenze ed Eccellenze Reverendissime,

reverendi sacerdoti e diaconi,

venerabili monaci e monache, cari fratelli e sorelle,

CRISTO È RISORTO!

Rivolgendomi a voi con questo saluto vivificante, mi congratulo cordialmente con tutti voi per la grande e salvifica festa di Pasqua. In questo giorno annunciato e santo, siamo ricolmi di tale gioia spirituale e immensa gratitudine a Dio, sentiamo così chiaramente la potenza e la profondità dell’amore del Creatore per l’uomo, che a volte è difficile trovare altre parole per esprimere i nostri sentimenti, tranne quelli con cui le donne mirofore si precipitarono per annunciare agli apostoli il meraviglioso evento dell’incontro con il Signore.

Si può solo immaginare quanto sia stato difficile per i discepoli del Salvatore credere nella realtà della risurrezione. Dopotutto, poco tempo fa’ loro videro con i propri occhi la passione e la crocifissione del loro amato Maestro. Ancora freschi erano i ricordi di come il Suo Corpo morto e senza vita fu deposto nella tomba e come la fredda grotta fu chiusa con una pietra pesante. Ed ecco invece il dolore è sostituito con l’affermazione della fede e del trionfo della vita, e le lacrime di tristezza si trasformano in lacrime di gioia.

L’esperienza vissuta di comunicazione reale con Cristo risorto e l’intramontabile gioia pasquale ispirò e incoraggiò gli apostoli che andarono sino ai confini della terra per predicare il perdono dei peccati e la salvezza, ricevuti da noi per mezzo del Signore Gesù, risorto dal sepolcro. Non avendo paura delle avversità e delle persecuzioni crudeli, subendo difficoltà e disavventure, gli apostoli testimoniarono coraggiosamente e incessantemente Cristo, il Vincitore della morte.

Già da due millenni la Chiesa vive quest’annuncio della Risurrezione, cercando di estenderlo ad ogni uomo che viene nel mondo (Gv 1, 9). Nella luce della Pasqua tutto risulta diverso: sparisce la paura e il senso di disperazione, provenienti dal dolore, tristezza e afflizioni della vita. Anche le circostanze difficili di questo tempo travagliato perdono la loro minacciosa asprezza nell’ottica dell’eternità che ci è stata donata.

Per testimoniare del Salvatore risorto, non è affatto necessario spostarsi o andare in qualche luogo lontano, come fecero gli apostoli che diffusero l’annuncio pasquale in tutto il mondo. Ci sono molte persone intorno a noi che hanno bisogno di un esempio vivo della fede cristiana che opera per mezzo della carità (Gal 5,6). Dio non richiede da noi imprese insopportabili. Ci chiede solo di dimostrare amore gli uni verso gli altri, ricordandoci che proprio così dimostriamo il nostro amore per Lui. Un sorriso gentile, l’attenzione e sensibilità verso chi sta accanto a noi, qualche parola di consolazione e sostegno a volte possono essere le cose più importanti che possiamo fare per l’amore di Cristo risorto.

Oggi, quando il mondo è lacerato da conflitti e contraddizioni, mentre nei cuori di molte persone dominano l’odio, la paura e l’inimicizia, è particolarmente importante non dimenticare la propria vocazione cristiana e dimostrare l’autentico amore per il prossimo, che guarisce le ferite inflitte dal male e dalla menzogna. Non possiamo cedere alla tentazione del nemico del genere umano, che cerca di distruggere la benedetta unità tra i cristiani ortodossi. Prego ferventemente il Signore Gesù, il Vincitore della morte, e chiedo anche a voi di elevare a Lui le preghiere intense, perché ogni ostacolo sia vinto così che possa trionfare una pace duratura, e le ferite della divisione siano sanate dalla grazia divina.

Porgendo a tutti voi gli auguri di buona Pasqua, invoco su di voi la benedizione di Cristo risorto e vi auguro, miei cari, l’intramontabile e luminosa gioia pasquale che ci rafforza nella fede, nella speranza e nella carità. Per la misericordia di Dio possa questa luce non estinguersi mai nei nostri cuori e risplendere sempre nel mondo (Matteo 5:14)! E possiamo anche noi, santificati incessantemente dalla Parola di Dio, la lettura del Vangelo e la grazia divina, dataci attraverso la partecipazione ai sacramenti della Chiesa, crescere costantemente nella conoscenza del Signore e sentirci rafforzati nel compimento dei Suoi comandamenti, perché gli uomini, vedendo la luce delle nostre buone opere, glorifichino il nostro Padre celeste (Matteo 5:16) e testimonino insieme a noi che

CRISTO È VERAMENTE RISORTO!

+KIRILL, PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTA LA RUSSIA

Il testo in lingua originale (Russo).