Oggi, sabato 22 marzo 2025, alle ore 18, presso il Policlinico Gemelli di Roma, si è tenuto un briefing medico per aggiornare sulle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio a causa di una polmonite bilaterale e un'infezione polimicrobica. L'ultimo e unico briefing si era svolto il 21 febbraio 2025. Il professor Sergio Alfieri, a capo dell'équipe medica del Policlinico che ha in cura il Pontefice, e il dottor Luigi Carbone, referente medico del Papa, sono tornati a parlare davanti ai giornalisti. Il dottor Alfieri ha annunciato che domani, 23 marzo 2025, il Santo Padre sarà dimesso dall'ospedale e farà ritorno a Santa Marta in Vaticano.

«Le infezioni più gravi sono risolte, la carica batterica di alcuni virus si è ridotta ma non sono del tutto sconfitti. Non ha più la polmonite bilaterale ma deve ancora guarire a pieno» ha spiegato Alfieri. Il medico ha poi precisato che al Pontefice è stato prescritto un «periodo di riposo in convalescenza per almeno due mesi» e che «immediatamente non potrà riprendere incontri con gruppi di persone». In merito alla perdita della voce dovuta all’utilizzo dell’ossigeno ad alti flussi, Alfieri ha affermato: «Una delle prime cose che accadono è che perde la voce, ci vorrà del tempo affinché la voce ritorni quella di prima».

Durante il briefing, Sergio Alfieri, che a seguito della scorsa conferenza stampa aveva ricevuto critiche per il suo modus agendi, ha dimostrato di aver accusato il colpo ed è apparso più pacato, pur mantenendo la sua inclinazione a gestire la scena. Di fatto, ha assunto il ruolo di portavoce della Sala Stampa della Santa Sede, decidendo a chi far rispondere e in che modo. Alle domande dei giornalisti, ha risposto: «Il Santo Padre sarebbe voluto tornare a casa diversi giorni fa, ma è stato un paziente esemplare ed ha seguito le prescrizioni». Il dottor Carbone ha aggiunto: «Da diversi giorni ci chiedeva “quando torno a casa?”». È stato precisato che il Pontefice ha perso diverso peso

Alfieri ha inoltre fornito dettagli sulle condizioni cliniche al momento del ricovero: «Il Santo Padre, al momento dell’ingresso in ospedale, presentava un’insufficienza respiratoria acuta dovuta a un’infezione polimicrobica, composta da virus, batteri e miceti. Questa ha causato una polmonite bilaterale severa, che ha richiesto un trattamento farmacologico combinato. Durante il ricovero, le condizioni cliniche del Santo Padre hanno attraversato due episodi molto critici, nei quali è stato in pericolo di vita. Tuttavia, grazie alle terapie farmacologiche, alla somministrazione di ossigeno ad alti flussi e alla ventilazione meccanica non assistita, si è registrato un lento e progressivo miglioramento. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e presente. Ora verrà dimesso in condizioni cliniche stabili, ormai stabili da almeno due settimane. Ovviamente, dovrà continuare le terapie farmacologiche per un lungo periodo e osservare un riposo convalescente di almeno due mesi». Infine, Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha annunciato: «Il Pontefice, nella giornata di domani, si affaccerà dalla finestra dell'ospedale, anche per congedarsi dallo staff, e poi tornerà in Vaticano».

Questa mattina, sempre dal letto dell'ospedale, il Pontefice ha firmato un messaggio nel quale si rivolgeva ai fedeli di alcune diocesi in pellegrinaggio, fra qui quella di Napoli, ed ha scritto: «In questi giorni ho sentito tanto il sostegno di questa vostra vicinanza, soprattutto attraverso le preghiere con cui mi avete accompagnato. Perciò, anche se non posso essere fisicamente presente in mezzo a voi, vi esprimo la mia grande gioia nel sapervi uniti a me e tra di voi nel Signore Gesù, come Chiesa».