«Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Pontefice regnante e i suoi legittimi successori, di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, se necessario, anche la mia vita in loro difesa». Con queste parole, trentaquattro nuove Guardie Svizzere hanno giurato fedeltà al Sommo Pontefice Francesco. Fedeltà che non spaventò neppure le 189 guardie che il sei maggio 1527 difesero, sacrificando la propria vita, Sua Santità Clemente VII durante il sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi. 

Solo quarantadue guardie si salvarono, ovvero quegli uomini che accompagnarono il Santo Padre lungo il passetto di Borgo Sant’Angelo durante la fuga. Ogni anno, quindi, in memoria di quel sacrificio, si svolge, all’interno dello Stato della Città del Vaticano, la cerimonia di giuramento delle nuove reclute. 

Si tratta dell’esercito più antico del mondo, fondato da Papa Giulio II il 22 gennaio 1506. Il loro motto è Acriter et fidelitercon coraggio e fedeltà. La Guardia Svizzera è responsabile della protezione del Papa, della sua residenza e del Palazzo Apostolico. Essa si occupa anche di alcuni accessi allo Stato. Durante la Sede Vacante, le guardie svizzere svolgono il loro compito a servizio del Sacro Collegio.

Il corpo è guidato dal colonnello Christoph Graf e l’assistente spirituale (cappellano) è il Rev.mo Padre Kolumban Reichlin OSB che proviene dalla splendida abbazia di Einsiedeln.

Questa mattina le Guardie hanno partecipato alla Santa Messa presieduta da S.E.R. il Sig. Cardinale Pietro Parolin nella Basilica di San Pietro il quale li ha invitati a  “condividere i momenti lieti e quelli più difficili” e a non ignorare né scartare “chi tra di voi si trova in difficoltà e a volte ha bisogno di un sorriso, di una buona parola o di un gesto di incoraggiamento e di amicizia”.

Le nuove reclute con le loro famiglie e i loro colleghi hanno poi preso parte all'udienza con il Sommo Pontefice che ha detto loro: «Sempre a proposito della dimensione relazionale, vi esorto a coltivare attivamente la vita comunitaria. Oggi è diffusa tra i giovani l’abitudine di trascorrere il tempo libero da soli con il computer o il telefonino. Pertanto dico anche a voi, giovani Guardie: andate controcorrente! Per favore, andate controcorrente! È meglio utilizzare il tempo libero per attività comuni, per conoscere Roma, per momenti di fraternità in cui raccontarsi e condividere, per lo sport... Queste esperienze costruiscono dentro e vi accompagneranno per tutta la vita». 

Alla cerimonia di giuramento erano presenti: una delegazione della Confederazione svizzera, guidata dalla Presidente della Confederazione Viola Amherd con il Presidente del Consiglio nazionale Eric Nussbaumer e la Presidente del Consiglio degli Stati Brigitte Eva Herzog. Inoltre, il Capo dell'Esercito è stato rappresentato dal Brigadiere Jacques Frédéric Rüdin, Vice Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, ed era presente il rappresentante della Conferenza Episcopale Svizzera, Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Felix Gmür, Vescovo di Basilea. La delegazione del cantone ospitante di quest'anno, Basilea Campagna, era guidata dal governo cantonale e guidata dalla presidente del governo cantonale, Monica Gschwind.