Mauro Gambetti's abuses are more and more egregious. The faithful no longer attend his celebrations.

Il 28 giugno 2023, all’interno della Basilica di San Pietro in Vaticano, alle ore 8 il cardinale Mauro Gambetti ha presieduto la Santa Messa per i dipendenti ed il personale dello Stato. Come di consueto, se di un evento non parlano gli organi di propaganda, significa che è stato un flop.

Alla celebrazione hanno partecipato solo un centinaio di persone. Difatti, all’interno di questo Stato è ormai noto quanto Mauro Gambetti sta facendo nella Fabbrica di San Pietro, nella Basilica Vaticana ma anche ai danni dei Rev.mi Canonici e del Capitolo. Inoltre, come è già accaduto, il frate francescano utilizza l’omelia per mettere al centro se stesso e rivolgere discorsi, in particolare ai suoi dipendenti.

“L’omelia – scrive Papa Francesco in Evangelii Gaudium – è la pietra di paragone per valutare la vicinanza e la capacità d’incontro di un Pastore con il suo popolo”. Ma a quale popolo si rivolge Mauro Gambetti? Si tratta di un uomo che non ha mai avuto il contatto con la realtà. Niente parrocchia, niente diocesi. “E per fortuna!”, qualcuno esclama. Si tratta di un frate che piuttosto che seguire il carisma del suo fondatore, ha scelto di fare il manager. Non nell’azienda di famiglia, perché lì sapevano bene con chi avevano a che fare, ma è riuscito a venire in Vaticano ad amministrare bene, gestire soldi e passare ore al telefono. Ormai quell’orecchio è paonazzo a forza di avere il telefono in costante connessione.

Non c’è un giorno nel quale non vedrete questo povero ed umile frate passeggiare spasmodicamente, negli uffici o in Piazza, con il suo iPhone o le AirPods all’orecchio.

La Messa con i dipendenti

Piuttosto che concentrarsi sul Vangelo, Gambetti utilizza le omelie per redarguire i dipendenti che, a parer suo, sono colpevoli di lesa maestà. Guai a raccontare ciò che fa Gambetti in Vaticano.

Come nel miglior abuso di coscienza, Gambetti strumentalizza il Vangelo per porsi al riparo dalle critiche. "non bisogna calunniare o diffamare il superiore", ha detto. E poi, dimenticando completamente che cos'è la giusta retribuzione, ha addirittura invitato a "fare di più di ciò che è richiesto senza chiedere maggiore ricompensa". 

Forse il frate francescano ha dimenticato che c'è differenza fra calunniare e dire la Verità. In questi anni sono emerse: foto, video, audio e documenti che dimostrano quanto qualche sito ha coraggiosamente scelto di pubblicare. Come sempre, l'invito è valido, se è capace di smentire ciò che viene scritto, il nostro contatto lo ha.

Inutile dire che i presenti erano sconcertati e rimpiangevano i tempi in cui il Cardinale Arciprete ricordava ai presenti i suoi incontri con Giovanni Paolo II o Madre Teresa. "Prima c'era chi parlava dei santi e di Dio, oggi abbiamo chi parla di sé stesso e cerca di giustificare i suoi abusi con le parole del Vangelo", ha riferito uno dei sacerdoti presenti.

La capacità di mistificare, però, è uno dei talenti di queste persone e quindi, in una Excusatio non petita, Gambetti ha guardato i pochi presenti e ha detto che gli altri erano assenti per via dell'udienza generale del Santo Padre. Sì, certo, persone che lavorano qui dentro da decenni vanno all'udienza del Papa proprio oggi. 

La veglia e la processione di San Pietro

Alle ore 21, poi, nel sagrato della Basilica Vaticana, ha avuto luogo la Veglia di preghiera nei primi Vespri della Solennità dei Ss. Pietro e Paolo. Anche di questo evento, l'informazione di propaganda non ha dato conto.

Difatti, alla Veglia ha partecipato talmente poca gente che sembrava di essere in qualche parrocchia sperduta dell'Alaska. Le foto e i video parlano chiaro e sono la risposta ad un Arciprete che ha svuotato la Basilica Vaticana di spiritualità. Gli scandali, gli abusi e le promozioni "ad personam" si moltiplicano ma per quanto riguarda la preghiera, non se ne parla.

Le Sante Messe sono state vietate e in Basilica si aggirano persone con panini in mano, persone che si sdraiano per terra e fanno set fotografici che poi postano su Instagram. Qualche giorno fa, un cardinale di Santa Romana Chiesa, uscendo dalla sagrestia della Basilica si è trovato davanti una serie di persone tutte sdraiate per terra.

“Ormai la maggior parte di noi cerca di non frequentare questa Basilica”, ha riferito. Le assunzioni aumentano e vengono assunte mogli di dipendenti, amici degli amici ma tutto avviene senza alcuna regola. Nelle scorse settimane abbiamo visto come anche la sicurezza all’interno della Basilica è in serio pericolo, sono bastati pochi secondi per permettere ad un uomo di salire sull’altare completamente nudo.

Anche per quanto riguarda il Capitolo Vaticano, ormai distrutto, le norme transitorie sono scadute ormai da due anni e questo permette, ancora e ancora, abusi. Papa Francesco, infatti, non ha ancora capito che il diritto è a tutela delle persone e non “un problema”. O meglio, viene visto come un problema da chi vuole agire in modo dispotico. Ecco perché, a qualcuno fa comodo non avere norme che guidino il suo operato e preferiscono che tutto resti “nell’emergenza”, “nel commissariamento”. In questo modo siamo tutti in balia dell’umore di chi governa.

Nel frattempo, davanti alla statua di San Pietro Apostolo in Basilica, questa mattina qualcuno recitava: “Usquequo, Domine, oblivisceris me in finem?”. 

d.R.M.

Silere non possum