«Al centro della crisi dell'anima del sacerdote c'è dunque la ricerca della sua identità che si sviluppa come ministro ordinato di Gesù ... La questione dell'identità del sacerdote si avvinghia - per così dire - alle radici della sua anima ... Mentre alcuni sacerdoti negano di essere preoccupati della loro identità sacerdotale, la maggioranza ammette che si tratta di una questione che incombe su di loro come una nube foriera di tempesta, che li priva della fiducia in sé stessi goduta in passato, rendendoli timidi e imbarazzati in alcune situazioni parrocchiali e sociali». - “Verso un volto nuovo del sacerdozio. Riflessione sulla crisi spirituale del sacerdote” di Donald Cozzens.

Queste parole ci aiutano a riflettere su un tema profondo, tanto pressante quanto importante per poter superare lo stallo nel quale ci troviamo. Prima del Concilio Ecumenico Vaticano Il, il prete aveva un'identità chiara. Era una figura cultuale sacra, dotata di status e di rispetto per il solo fatto di aver ricevuto l'ordinazione. Il popolo di Dio sapeva che il prete è prezioso perché consacra il Corpo e il Sangue del Signore, anche se magari come pastore e predicatore era tremendo.

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