Sono ormai venti giorni che Papa Francesco è ricoverato presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale, complicazione di una bronchite inizialmente sottovalutata. Non era mai accaduto, fino ad ora, che Bergoglio restasse lontano dal Vaticano per un periodo così prolungato. A differenza dei suoi predecessori, che durante l’estate si ritiravano nella residenza di Castel Gandolfo, Papa Francesco ha sempre scelto di rimanere a Santa Marta, ritenendo che un’assenza prolungata avrebbe potuto offrire terreno fertile ai suoi oppositori.
Nel corso del suo pontificato, le uniche occasioni in cui ha lasciato lo Stato della Città del Vaticano sono state per i viaggi apostolici o per ricoveri ospedalieri, mai così lunghi come quello attuale.
In questo contesto, non mancano le speculazioni. Sui giornali e sui social media, c'è chi si chiede perché il Pontefice non compaia in pubblico, alimentando — consapevolmente o meno — le teorie cospirazioniste secondo cui Francesco sarebbe già morto e che "una oscura mafia vaticana" starebbe celando la notizia. Illazioni infondate che vengono smentite da uno dei suoi più stretti collaboratori, il quale spiega a Silere non possum: «È il Santo Padre che non vuole vengano diffuse sue foto, neppure di spalle. La questione è stata discussa e lui è attento, come sempre, a ciò che dicono i media. La sua salute, però, è una questione che non vuole mettere in mostra. Francesco non sta bene in questi giorni, è evidente, al di là di ciò che viene detto o non detto nei bollettini». Non si tratta di una situazione paragonabile ai ricoveri di Giovanni Paolo II, il quale, anche nei momenti di maggiore sofferenza, non esitava a mostrarsi in pubblico con un sorriso. L'attuale Pontefice, invece, adotta un approccio diverso: la malattia, per lui, non è qualcosa da ostentare. Questa scelta riflette la personalità di Francesco che è differente da quella di Wojtyła e lo abbiamo sottolineato più volte. Al di là delle opinioni, delle critiche o delle lodi che accompagnano questo pontificato, resta il fatto che il Santo Padre sta vivendo questo delicato momento con discrezione, offrendo, nel silenzio, anche questa prova per il bene della Chiesa. Un gesto che non può essere ignorato.
Oggi, giovedì 6 marzo 2025, la Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato il bollettino medico: «Le condizioni cliniche del Santo Padre sono rimaste stabili rispetto ai giorni precedenti. Anche oggi non ha presentato episodi di insufficienza respiratoria. Il Santo Padre ha continuato con beneficio la fisioterapia respiratoria e quella motoria. I parametri emodinamici e gli esami del sangue sono rimasti stabili. Non ha presentato febbre. I medici mantengono ancora la prognosi riservata. In considerazione della stabilità del quadro clinico il prossimo bollettino medico verrà diffuso nella giornata di sabato. Quest'oggi il Santo Padre si è dedicato ad alcune attività lavorative nel corso della mattina e del pomeriggio, alternando il riposo e la preghiera. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia».
Non è chiaro come mai il bollettino medico domani non sarà comunicato anche perchè in questi giorni abbiamo visto come, da un momento all'altro, il Papa è peggiorato.
Questa mattina l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha reso noto che la Santa Messa per il Giubileo del mondo del Volontariato, che si terrà il 9 marzo alle ore 10.30 in Piazza San Pietro, sarà presieduta da S.E.R. il Signor Cardinale Michael Czerny, S.I., Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e delegato del Santo Padre Francesco.
Inoltre, questa sera il Santo Rosario in Piazza San Pietro alle ore 21 sarà guidato da S.E.R. il Sig. Cardinale Ángel Fernández Artime, Pro-Prefetto del Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Prima della recita del Rosario sarà trasmesso un audio registrato nel quale il Pontefice ringrazia tutti i fedeli per la loro vicinanza. In questo modo lo staff del Santo Padre spera di smorzare le polemiche sul fatto che non si fa vedere.
Silere non possum ha pubblicato oggi il Messaggio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso in occasione del Ramadan - il quale sarà pubblicato ufficialmente dalla Sala Stampa della Santa Sede solo domani - e ha fatto alcune precisazioni da tenere in considerazione.
d. M. L.
Silere non possum