The Italian Republic has violated the Agreement regulating relations with the Holy See.
    
        Questa mattina, all’interno del Pantheon a Roma, il Comitato Vele di Scampia ha organizzato una manifestazione contro il taglio delle risorse del Pnrr destinate
 al progetto di riqualificazione urbana dell’area del noto quartiere 
napoletano. I manifestanti hanno riferito che il governo italiano 
        «ha
 scelto deliberatamente di tagliare risorse destinate a restituire 
dignità a migliaia di donne e uomini, che dopo anni di battaglie hanno 
diritto a vivere in una casa dignitosa». 
        
    
        A seguito di alcune incomprensioni, è stato richiesto l’intervento delle forze di polizia. L’intervento
 delle Forze dell’Ordine è stato richiesto dalla Responsabile dei Musei 
Statali della Città di Roma, Mariastella Margozzi, la quale 
probabilmente ha dimenticato quali sono le norme che guidano i rapporti 
fra Repubblica Italiana e Santa Sede.
         A seguito di questa 
richiesta la polizia italiana è intervenuta, ha fatto sgomberare il 
luogo di culto e lo ha temporaneamente chiuso.
    
        Le forze di polizia non hanno avvisato, come invece prevede l’articolo 5 dell’Accordo di Villa Madama, l’autorità ecclesiastica.
        Questa grave violazione ha trovato ferma condanna da parte del Rettore 
della Basilica, Mons. Micheletti, il quale ha giustamente fatto notare 
che la Responsabile dei Musei Statali ha
         «ha autonomamente fatto 
intervenire le forze di Polizia per lo sgombero e il Pantheon è stato 
temporaneamente chiuso al pubblico»
         ma non vi erano «i casi di urgente necessità» previsti dall’articolo 5 dell’Accordo.
    
        La nota recita: «Nella
 mattinata del 14 settembre 2023 la basilica di Santa Maria ad Martyres –
 il Pantheon di Roma – è stato occupato dai Comitati Vele di Scampia. I 
partecipanti protestavano contro il taglio dei fondi Pnrr destinati alla
 riqualificazione dell’area di Scampia. La Responsabile dei Musei 
Statali della Città di Roma ha autonomamente fatto intervenire le forze 
di Polizia per lo sgombero del Pantheon, che è stato temporaneamente 
chiuso al pubblico».
        
    
        «Premesso che non si vede come potessero ricorrere i casi di urgente necessità – continua il sacerdote –
 è opportuno precisare che lo sgombero è stato disposto senza avvisare o
 coinvolgere in alcun modo l’Autorità Ecclesiastica competente e le 
forze di Polizia sono entrate in basilica senza essere state chiamate 
dall’Arciprete Rettore. I manifestanti si sono spostati nel pronao della
 basilica dove sono rimasti fino alle 14.30 circa. Le ragioni dei 
manifestanti e la loro azione avrebbero forse meritato una 
considerazione più delicata e meno decisa». 
        
    
    Il governo si scusi
    Nel pomeriggio il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato soddisfazione per l'intervento delle Forze dell'Ordine. Evidentemente il giornalista, oltre a non leggere i libri che giudica nei concorsi, non ha neppure studiato le basi del diritto concordatario. È doveroso, quindi, che il ministro dell'Interno della Repubblica Italiana e lo stesso primo ministro si scusino per quanto accaduto. Le norme concordatarie sono vincolanti e violarle è un grave segno di disprezzo ai danni della Santa Sede. Sorprende, peraltro, che questi spiacevoli episodi avvengano durante il mandato di un governo che si dice cattolico.
    F.P.
    Silere non possum
    
    NOTA DELL'ARCIPRETE 
Nella mattinata del 14 settembre 2023 la basilica di Santa Maria ad Martyres – il Pantheon di Roma – è stato occupato dai Comitati Vele di Scampia. I partecipanti protestavano contro il taglio dei fondi Pnrr destinati alla riqualificazione dell’area di Scampia.
La Responsabile dei Musei Statali della Città di Roma (il Ministero della Cultura ha in carico la gestione diretta del Pantheon, che è un bene demaniale) ha autonomamente fatto intervenire le forze di Polizia per lo sgombero del Pantheon, che è stato temporaneamente chiuso al pubblico.
Ma l’art. 5 secondo comma della Legge 121/85 prevede che:
“Salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica”.
Premesso che non si vede come potessero ricorrere i casi di urgente necessità, è opportuno precisare che lo sgombero è stato disposto senza avvisare o coinvolgere in alcun modo l’Autorità Ecclesiastica competente e le forze di Polizia sono entrate in basilica senza essere state chiamate dall’Arciprete Rettore e senza il necessario assenso del medesimo.
I manifestanti si sono spostati nel pronao della basilica dove sono rimasti fino alle 14.30 circa.
Le ragioni dei manifestanti e la loro azione avrebbero forse meritato una considerazione più delicata e meno decisa.
    Mons. Daniele Micheletti, Arciprete Rettore