Sfogliando l'Annuario Pontificio 2024, dove Silere non possum ha già fatto notare la presenza di un titolo in più per il Papa, è possibile imbattersi anche in tristi sorprese.
Nella sezione dedicata al Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, infatti, è possibile trovare ancora il nome di P. Marko Ivan Rupnik S.I. Dovrebbe trattarsi di un errore - abbastanza grave visto l'eco mediatica che ha avuto questo caso - in quanto anche se fosse ancora consultore non dovrebbe essere più appellato come padre e non dovrebbe avere la dicitura S.I. cioè Societas Iesu in quanto è stato dimesso dall'ordine. Dovrebbe apparire come Rev. Rupnik Marko Ivan.
Ora bisogna chiedersi se il Santo Padre Francesco ha revocato la sua nomina oppure no. Anche sul sito del Dicastero è ancora presente. Aldilà della sua colpevolezza o innocenza che sarà dimostrata nel processo che, speriamo, verrà celebrato presso il Dicastero per la Dottrina della Fede, ci chiediamo: ma quando mai avrebbero tenuto in un dicastero un soggetto accusato di tali delitti se non fosse Rupnik? Nelle nostre diocesi abbiamo decine di sacerdoti che sono stati sospesi e allontanati in via preventiva per accuse molto meno gravi. Rupnik, invece, lo teniamo addirittura come consultore dei dicasteri del Papa?