Città del Vaticano – Il Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, ha convocato le Congregazioni Generali dei Cardinali in seguito alla vacanza della Sede Apostolica. Con una comunicazione inviata ai porporati poco dopo il pranzo di lunedì 21 aprile 2025, il porporato ha annunciato: «La prima riunione avrà luogo domani mattina alle ore 9,00 nell’Aula del Sinodo».

Cosa sono le Congregazioni Generali?

In tempo di Sede Vacante, la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis stabilisce due tipi di congregazioni cardinalizie: le generali, che coinvolgono l’intero Collegio dei Cardinali, e le particolari, composte da un numero ristretto di membri. Le Congregazioni Generali sono chiamate a discutere e decidere le questioni più rilevanti che riguardano la vita della Chiesa in attesa dell’elezione del nuovo Pontefice
.
Secondo il punto 19 della Costituzione, il Decano del Collegio ha il compito di notificare ufficialmente la morte del Papa a tutti i cardinali e di convocarli alle Congregazioni. Spetta a lui anche informare il Corpo Diplomatico e i capi di Stato. Le Congregazioni Generali preparatorie devono svolgersi quotidianamente fino all’inizio del Conclave e servono a coordinare ogni aspetto della transizione, dalle esequie pontificie all’organizzazione logistica del Conclave stesso.

I cardinali stranieri: “Troppo presto”

Non sono mancate, tuttavia, le prime perplessità. Alcuni cardinali, soprattutto quelli provenienti da continenti lontani, hanno espresso difficoltà nel raggiungere Roma con così poco preavviso. Il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong, ha commentato: «Perché le Congregazioni Generali iniziano così presto? Come facciamo noi cardinali delle ‘Periferie del mondo’ a raggiungere Roma in tempo?». A 93 anni, Zen dovrà affrontare un lungo viaggio per poter essere presente. Il Cardinale Re, infatti, si è rifatto al testo della Costituzione Apostolica, che al punto 7 invita anche i cardinali che hanno superato gli ottant’anni – pur non potendo votare in Conclave – a partecipare alle Congregazioni generali preparatorie.

Anche i cardinali statunitensi e africani stanno ancora organizzando la partenza e non riusciranno ad arrivare entro la mattinata del 22 aprile. Un certo disappunto serpeggia tra i porporati stranieri, a cui Papa Francesco ha dedicato particolare attenzione nel corso del suo pontificato, elevando al cardinalato numerosi rappresentanti delle Chiese locali dei cinque continenti.


Un precedente più dilazionato

Va ricordato che non esiste un obbligo di iniziare immediatamente le Congregazioni. Dopo le dimissioni di Benedetto XVI, avvenute il 28 febbraio 2013, le Congregazioni iniziarono solo il 4 marzo, lasciando diversi giorni ai cardinali per raggiungere Roma. In quel caso, peraltro, tutti ne erano informati da ben 17 giorni, per questo motivo Ratzinger apportò alcune modifiche alla Costituzione per permettere tempi più celeri rispetto al Conclave. Nell'aula del Sinodo, però, i porporati andarono dopo ben 4 giorni.

In questo caso, invece, la convocazione è stata rapidissima, alimentando interrogativi sulla tempistica e sulla possibilità di una piena partecipazione da parte di tutto il Collegio anche alle decisioni che riguarderanno la traslazione della salma, la data dei funerali, ecc...

S.A.
Silere non possum