Città del Vaticano - Il Santo Padre Leone XIV ha espresso il desiderio di incontrare tutti i presbiteri che svolgono il loro ministero nella Diocesi di Roma. L’appuntamento è fissato per giovedì 12 giugno 2025, alle ore 10, presso l’Aula Paolo VI nella Città del Vaticano.

L’incontro rappresenta un momento di comunione e di ascolto tra il Vescovo di Roma, neo eletto, e i suoi sacerdoti, un’occasione privilegiata per rinsaldare i legami pastorali e condividere il cammino della Chiesa romana in questa nuova stagione. 

Il Papa desidera rivolgersi direttamente ai suoi presbiteri, per incoraggiarli nel loro ministero quotidiano, ascoltare le loro esperienze, raccogliere le sfide che vivono nelle parrocchie e nelle diverse realtà ecclesiali della città, e rinnovare insieme il comune impegno per l’annuncio del Vangelo e il servizio al Popolo di Dio.

Leone XIV ha richiamato con forza, fin dai primi giorni del suo ministero, il tema dell’unità, cuore del suo annuncio e cifra del suo pontificato. Dall’incontro con i rappresentanti delle altre Chiese e religioni fino all’omelia per l’inizio del ministero petrino, il Pontefice ha indicato nell’unità nella fede e nell’obbedienza al Signore Gesù la via per una comunione autentica. Non si tratta di un’unità uniformante, ma di una realtà che valorizza le differenze, le storie personali, le culture, per ricondurle tutte all’unico centro: Cristo. Questo desiderio, radicato nel suo motto episcopale In Illo uno unum, non rimane astratto, ma si traduce in gesti concreti: ricostruire subito il legame tra il Vescovo di Roma e il suo presbiterio, perché ogni cammino di comunione universale inizia da una fraternità vissuta nella Chiesa locale.

L'appuntamento del 12 giugno manifesta l'attenzione del Pontefice per la vita del presbiterio romano, cuore pulsante della missione diocesana, e costituisce uno dei primi atti significativi del suo ministero petrino volto a ricostruire la fiducia, rinsaldare la fraternità e rilanciare la corresponsabilità ecclesiale

Con questo gesto, Papa Leone XIV intende riaffermare che Roma non è soltanto la sede universale del successore di Pietro, ma una Chiesa viva, concreta, fatta di volti, di comunità e di presbiteri che ogni giorno, spesso nel silenzio, si fanno carico delle gioie e delle fatiche del popolo romano.

d.S.E.
Silere non possum