Nelle scorse ore il viso di Mons. Carlo Maria Viganò è apparso su tutti i quotidiani del mondo. Il caso è stato creato. Ancora una volta si rivela veritiero il detto ecclesiastico: "È bene non mertirizzare coloro che propinano teorie estremiste, altrimenti si dà solo visibilità". Funzionò così con don Gallo ed oggi avviene con Mons. Viganò.
Il presule, al servizio della diplomazia della Santa Sede dal 1989, negli ultimi anni ha iniziato a propinare alcune teorie cospirazionistiche preoccupanti. Se alcune affermazioni erano certamente vere (l'agire dispotico di Francesco, il suo essere senza misericordia con i collaboratori e il suo carattere scontroso) altre hanno veramente messo in discussione la sua intelligenza. Ultimamente il presule ha iniziato ad affermare, addirittura, che il Papa non sarebbe stato legittimamente eletto. Dopo anni in cui ha celebrato la Santa Messa di Paolo VI, poi, l'arcivescovo ha iniziato a criticare il Concilio Vaticano II e la "Messa nuova". Si vede l'ombra dei "finanziatori americani" che lavorano da anni contro il Pontificato di Francesco in nome di una non meglio precisata "Chiesa di Gesù, quella vera".
Ne parliamo in questo video affrontando alcune delle questioni preoccupanti della deriva intrapresa da Mons. Viganò.