Ormai sono una specie in via d'estinzione ma il Papa non si arrende. Nel mirino, da tempo, ci sono i soldi dei membri del Sacro Collegio. Prima si è messo a fare l'affittacamere e a decidere a chi dovessero andare gli appartamenti e quanto dovessero pagare d'affitto i singoli prelati; ora interviene sul loro stipendio. Una persona che utilizza un po' di logica può pensare: "Ha alzato l'affitto, alzerà lo stipendio". No, niente affatto. Con una lettera indirizzata ai membri del Sacro Collegio con incarico curiale, il Pontefice ha comunicato un intervento sullo stipendio, già misero, dei porporati. 

Dal 1° novembre 2024, infatti, i Capi Dicastero si troveranno con due voci in meno nella busta paga: "gratifica per la Segreteria" e "indennità d'Ufficio". Un centinaio di euro, in sostanza. Chi è la mente di tutto questo? Non solo Papa Francesco agisce ideologicamente e non comprende che per un porporato, uno stipendio che non supera di molto i quattromila euro nella città eterna è ben poca cosa, visti anche i numerosi aiuti che i cardinali elargiscono. Ma il Santo Padre è aizzato dai laici prepotenti e ambiziosi che abbiamo allevato in tutti questi anni. Le idee, infatti, gli vengono offerte dal carrierista Maximino Caballero Ledo, il quale è ora alla guida della Segreteria per l'Economia. 
Difatti, questi laici non pensano a dimezzare i loro stipendi che sono le spese più alte che abbiamo. Basti pensare agli stipendi di Ledo, appunto, ma anche di Andrea Monda, Andrea Tornielli, Paolo Ruffini, Matteo Bruni. Sono cifre che fanno un baffo ai miseri numeri degli stipendi cardinalizi. 

«La vita qui non costa poco. Dover vivere nelle vicinanze del Vaticano, poi, significa raddoppiare il costo della vita. Quante persone vengono a chiedere un aiuto? Io in tanti anni non ho mai messo da parte nulla. Quello che ho ricevuto mensilmente l'ho speso per me, le mie suore e le persone che aiuto e sono in difficoltà anche familiari»
, confessa un cardinale. Di questo passo, però, abbiamo capito che «i tagli vengono fatti solo nei confronti di cardinali, vescovi e sacerdoti. Questi laici che ora vengono messi nei più alti vertici, pensa al segretario del dicastero per i laici, la famiglia, la vita...devono ricevere stipendi di alto livello». Alla fine di settembre, sempre su spinta dell'ignorante Prefetto, Francesco aveva scritto una lettera a tutti i membri del Sacro Collegio dicendo che dovevano trovarsi da soli i soldi per i loro dicasteri. Dopo 12 anni la misura è davvero colma e di questo populismo ideologico siamo davvero stufi. 

p.L.S.
Silere non possum