Nel cuore dell’anno liturgico, la Chiesa si arresta in adorazione: Corpus Domini, la Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, ci riporta all’essenziale, alla sorgente e culmine di tutta la vita cristiana. Non celebriamo un’idea, ma una Presenza: Gesù Cristo realmente presente nell’Eucaristia, dono sublime del suo amore senza misura.

Papa Benedetto XVI, nella sua Esortazione apostolica Sacramentum Caritatis, ci ha consegnato una sintesi magistrale della fede eucaristica della Chiesa. Egli scrive: «Nel sacramento dell’Eucaristia Gesù ci mostra in particolare la verità dell’amore, che è l’essenza stessa di Dio» (§1). L’Eucaristia è dunque il Sacramento della Carità, perché in essa Cristo non solo ci ama, ma ci rende partecipi del suo stesso amore.

Un Mistero da vivere, celebrare, adorare

L’Eucaristia, ci ricorda Benedetto XVI, è mistero da credere, mistero da celebrare e mistero da vivere. La fede nel Corpo e Sangue di Cristo non è mai separabile dalla vita concreta del cristiano: ciò che si riceve sull’altare deve essere testimoniato nella carità, nella giustizia, nella santità.

In un tempo in cui tutto sembra ridursi a consumo e visibilità, l’Eucaristia ci educa al silenzio, alla gratuità, alla logica del dono. È scuola di umanità nuova, in cui Cristo ci plasma a sua immagine. Partecipare all’Eucaristia senza convertirsi alla logica dell’amore significa tradirla.

La Chiesa nasce dall’Eucaristia

«L’Eucaristia fa la Chiesa e la Chiesa fa l’Eucaristia» scriveva san Giovanni Paolo II. Benedetto XVI riprende con forza questo aspetto: la Chiesa nasce dal sacrificio di Cristo, e quindi dall’Eucaristia, che è il memoriale vivo della sua Pasqua. Ogni celebrazione eucaristica è la “ora” di Gesù, in cui Egli si dona al Padre per la salvezza del mondo e ci coinvolge nel suo stesso atto di amore.
Per questo non possiamo ridurre la Messa a un rito sociale, a un momento di festa o a un precetto da assolvere: lì si gioca il destino del mondo. L’Eucaristia è il cuore pulsante della Chiesa, la sua verità più profonda, la sua forza missionaria.

Una testimonianza da riscoprire

Nella processione del Corpus Domini, il Popolo di Dio percorre le strade del mondo portando il Sacramento dell’altare. È un gesto potente: Cristo cammina ancora tra noi, e ci chiede di essere ostensori viventi, uomini e donne in cui si possa riconoscere la presenza di Dio. In un’epoca ferita da guerre, divisioni e indifferenza, l’Eucaristia ci chiama a diventare costruttori di comunione, a vivere riconciliati, a farci pane spezzato per i fratelli. Solo così potremo dire di aver capito — almeno un po' — cosa significa Corpus Domini.

f. E.S.
Silere non possum