Diocesi di Crotone-Santa Severina​

L'Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina ha un nuovo arcivescovo. Si tratta del Reverendo don Alberto Torriani, presbitero ambrosiano, attualmente Rettore del Collegio San Carlo di Milano. 

Torriani è nato nel 1971 a Bollate (MI), ordinato sacerdote nel 2000, don Alberto Torriani è stato Vicario parrocchiale presso la Parrocchia di San Biagio di Monza, e della successiva Comunità Pastorale “Ascensione del Signore”. A Monza è stato responsabile della Pastorale giovanile della città dal 2003 al 2011. Dal 2000 nel mondo della scuola come assistente e vicepreside delle Scuole parrocchiali San Biagio di Monza; dal 2011 al settembre 2016 è stato Rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore (VA), per poi assumere l’incarico di Pro Rettore del Collegio San Carlo di Milano di cui, dal febbraio 2017, è diventato Rettore.

L'ordinazione episcopale è prevista, nel Duomo di Milano per sabato 22 febbraio alle ore 15.

«Dopo lo sconcerto, la disponibilità
– ha dichiarato l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Enrico Delpini -. Infatti il momento della comunicazione e la diocesi di destinazione hanno sorpreso don Alberto e anche me. Ma poi la disponibilità: la risposta alla vocazione che viene dal Signore, tramite la Chiesa, non pone limiti all’esercizio del ministero: disposto alla sequela, anche da vescovo, anche a Crotone. Dalla disponibilità al mettersi in cammino. Infatti sono molti i pensieri, le domande, gli adempimenti necessari per il passaggio delle consegne che riguardano un’opera educativa così importante come il Collegio Arcivescovile San Carlo e molte sono le domande, gli adempimenti necessari per farsi carico della responsabilità episcopale di un ministero tutto da configurare e di una diocesi tutta da conoscere. Dal mettersi in cammino all’amare la meta. Infatti lo sguardo della fede permette di rallegrarsi nel presentarsi come servi per offrire quello che si può e nel riconoscere la testimonianza di fede, l’attesa di Vangelo, l’immenso patrimonio di storia, le sfide impegnative che attendono don Alberto».