Durante la congregazione generale di questa mattina, 21 ottobre 2024, S.E.R. il Signor Cardinale Víctor Manuel Fernández ha tenuto un intervento nel quale ha spiegato che "il Santo Padre ha espresso che in questo momento la questione del diaconato femminile non è matura ed ha chiesto che non ci intratteniamo adesso su questa possibilità" e ha aggiunto: "il Santo Padre è molto preoccupato per il ruolo delle donne nella Chiesa e, prima ancora della richiesta del Sinodo, ha chiesto al Dicastero per la Dottrina della Fede di esplorare le possibilità di uno sviluppo senza concentrarci sull’ordine sacro". L'ordine sacro per le donne, ha spiegato il Prefetto, "non risolve la questione dei milioni di donne della Chiesa". Ed ha concluso affermando inequivocabilmente che "affrettarsi a chiedere l’ordinazione di diaconesse non è oggi la risposta più importante per promuovere le donne".
Questo intervento arriva a seguito degli isterismi di alcune persone che ruotano attorno al sinodo e fanno scrivere articoli di giornale per fare una pressione sull'Assemblea nonostante è stato detto chiaramente che questo tema non sarà affrontato e non vi è alcuna possibilità che possa essere approvata questa ambizione.
Nel 2020 il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede scrisse: «Cristo ha voluto conferire questo sacramento ai dodici apostoli, tutti uomini, che, a loro volta, lo hanno comunicato ad altri uomini. La Chiesa si è riconosciuta sempre vincolata a questa decisione del Signore, la quale esclude che il sacerdozio ministeriale possa essere validamente conferito alle donne». E anche il Santo Padre Benedetto XVI, nella Messa crismale del 5 aprile 2012, ha ricordato che Giovanni Paolo II «ha dichiarato in maniera irrevocabile» che la Chiesa al riguardo dell’ordinazione delle donne «non ha avuto alcuna autorizzazione da parte del Signore».
Nel 2007, addirittura, il Dicastero intervenne per chiarire che quanto è previsto dal Codice di Diritto Canonico, ovvero in merito alle sanzioni penali per chi ordina o viene ordinata, è esteso anche al Codice dei Canoni delle Chiese Orientali: «La Congregazione per la Dottrina della Fede, per tutelare la natura e la validità del sacramento dell’ordine sacro, in virtù della speciale facoltà ad essa conferita dalla suprema autorità della Chiesa (cfr. can. 30, Codice di Diritto Canonico), nella Sessione Ordinaria del 19 dicembre 2007, ha decretato: Fermo restando il disposto del can. 1378 del Codice di Diritto Canonico, sia colui che avrà attentato il conferimento dell’ordine sacro ad una donna, sia la donna che avrà attentato di ricevere il sacro ordine, incorre nella scomunica latae sententiae, riservata alla Sede Apostolica. Se colui che avrà attentato il conferimento dell’ordine sacro ad una donna o se la donna che avrà attentato di ricevere l’ordine sacro, è un fedele soggetto al Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, fermo restando il disposto del can. 1443 del medesimo Codice, sia punito con la scomunica maggiore, la cui remissione resta riservata alla Sede Apostolica (cfr. can. 1423, Codice dei Canoni delle Chiese Orientali)».
Il Santo Padre Benedetto XVI affermava, a proposito di coloro che propinano teorie a favore dell'ordinazione delle donne: «Ma la disobbedienza è veramente una via? Si può percepire in questo qualcosa della conformazione a Cristo, che è il presupposto di ogni vero rinnovamento, o non piuttosto soltanto la spinta disperata a fare qualcosa, a trasformare la Chiesa secondo i nostri desideri e le nostre idee?».
Proprio di disobbedienza bisogna parlare quando si affronta questo tema che è il cavallo di battaglia di un tuttologo d'eccezione: Andrea Grillo. Da anni questo soggetto non meglio precisato, il quale ha il vizio di strillare e pontificare come se avesse i titoli per farlo, continua a sostenere l'ordinazione delle donne in palese contrasto alla dottrina cattolica e a quanto previsto dal Codice di Diritto Canonico. La cosa più grave è che queste teorie vengono insegnate dalla cattedra di un Pontificio Ateneo. Da anni i monaci benedettini vorrebbero licenziare Grillo ma in Vaticano c'è chi lo protegge e vuole che stia lì ad insegnare. Mentre Papa Francesco continua a rifiutare queste pressioni che arrivano da questi personaggi e daimedia, Andrea Grillo non perde occasione per attaccare il Pontefice e chiunque sostiene la dottrina della Chiesa su questo argomento. Si tratta di una tecnica, ovviamente, perché è consapevole che questi temi vanno di moda al momento e gli fanno vendere quattro o cinque copie dei suoi libri. Il fatto che quest'uomo possa dire queste eresie grazie allo stipendio che gli diamo noi, però, questo è inaccettabile. Nel regolamento dell'Ateneo Sant'Anselmo è proprio previsto che i docenti sposino la fede cattolica e la dottrina, se questo non avviene deve alzare i tacchi ed andarsene.
L'eretico Grillo fuori da Rivista Liturgica
Addirittura la Rivista Liturgica nell'estate 2023 è stata felice di essersi levata dai piedi questo critico del nulla. Accadde che don Roberto Tagliaferri, presbitero della diocesi di Fidenza, scrisse un articolo molto critico nei confronti delle posizioni magisteriali e favorevole all’ordinazione delle donne. Addirittura questo prete scrisse che i voti evangelici oggi non hanno più alcun senso. Ovidio Vezzoli mentre i suoi sacerdoti scrivono queste idiozie nel frattempo dorme. La direzione di Rivista Liturgica bloccó giustamente l'articolo e si rifiutò di pubblicarlo.
Ovviamente Grillo non potè tacere e scrisse una lettera rivolta alla redazione con la quale disse che dava le dimissioni perchè questa era una bella e buona censura. Tagliaferri insegnava a Santa Giustina, un altro covo di personaggi che hanno ideologie preoccupanti. Tutto, però, scorre liscio come se nulla stesse accadendo. Se qualcuno si permette di affermare che l'ordinazione delle donne è una conquista da raggiungere, il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede afferma che comunque saranno ascoltati da un altro eminente personaggio: Giuseppe Petrocchi, un uomo che ha rovinato l'Arcidiocesi de L'Aquila ed anche ad Ascoli Piceno hanno l'orticaria a sentirlo solo nominare. L'unico suo interesse è stato quello di favorire e sistemare i suoi amici della setta dei focolarini. Se ci sono persone che sono legate al rito antico e alla liturgia tradizionale, invece, queste devono essere estirpate come erba velenosa. Forse qualcosa non sta funzionando e mentre si era detto che queste tematiche dovevano restare fuori dall'Assemblea sinodale, c'è chi vuole inserirle a tutti i costi. Come se il Sinodo, poi, avesse capacità di decisione. Qualcuno ancora non ha ben chiaro qual è il compito di questi "sinodali".