Il penultimo giorno del 45° Viaggio Apostolico di Papa Francesco è stato caratterizzato dalla Celebrazione Eucaristica che ha presieduto nello Stadio Nazionale presso il “Singapore Sports Hub” alle ore 17.10 (11.10 AM nello Stato della Città del Vaticano). «Quella di Singapore è una storia di crescita e resilienza. Da umili origini, questa Nazione ha raggiunto un alto livello di sviluppo, dimostrando che esso è frutto di decisioni razionali e non del caso: è il risultato di un costante impegno nel portare a termine progetti e iniziative ben ponderate e in sintonia con le caratteristiche specifiche del luogo. Proprio in questi giorni ricorre il centounesimo anniversario della nascita di Lee Kuan Yew, primo Primo Ministro della Repubblica di Singapore, che dal 1959 al 1990 mantenne tale incarico e diede un forte impulso alla rapida crescita e trasformazione del Paese» ha detto il Papa nella sua omelia.
Ed ha spiegato: «Singapore è un mosaico di etnie, culture e religioni che convivono in armonia, e questa parola è molto importante: l’armonia. Il raggiungimento e la conservazione di questa positiva inclusività sono favoriti dall’imparzialità dei poteri pubblici, impegnati in un dialogo costruttivo con tutti, rendendo possibile che ognuno apporti il suo peculiare contributo al bene comune e non consentendo all’estremismo e all’intolleranza di acquisire forza e di mettere in pericolo la pace sociale. Il rispetto reciproco, la collaborazione, il dialogo e la libertà di professare il proprio credo nella lealtà alla legge comune sono condizioni determinanti del successo e della stabilità ottenuti da Singapore, requisiti per uno sviluppo non conflittuale e caotico, ma equilibrato e sostenibile».
Al termine della Santa Messa il Santo Padre è rientrato in auto al St. Francis Xavier Retreat Centre dove, alle ore 12.00 (6.00 AM nello Stato della Città del Vaticano) ha incontrato in forma privata l’ex Primo Ministro di Singapore, il Senior Minister Lee Hsien Loong.