Il sesto giorno del 45° Viaggio Apostolico di Papa Francesco è iniziato con la Santa Messa celebrata dal Santo Padre in Nunziatura a Port Moresby. Il Pontefice si è congedato dal personale e dai benefattori della Nunziatura Apostolica di Port Moresby perchè oggi raggiungerà la terza tappa del Viaggio: Timor Est.
Giunto al Sir John Guise Stadium per l’incontro con i giovani, il Papa ha effettuato alcuni giri in golf-cart tra i giovani presenti. Alle ore 9.30 (1.30 AM nello Stato della Città del Vaticano), dopo una danza di benvenuto, ha avuto inizio l’incontro. Dopo l’indirizzo di omaggio del Responsabile della Youth Commission, il Vescovo di Kimbe, S.E. Mons. John Bosco Auram, cui ha fatto seguito una rappresentazione teatrale, hanno avuto luogo le testimonianze di una giovane della Catholic Professional Society, di un ragazzo e di una ragazza. 

Papa Francesco ha detto: «Vi dico una cosa: sono felice di questi giorni trascorsi nel vostro Paese, dove convivono mare, montagne e foreste tropicali; ma soprattutto un Paese giovane abitato da tanti giovani! E il volto giovane del Paese abbiamo potuto contemplarlo tutti, anche attraverso la bella rappresentazione che abbiamo visto qui. Grazie! Grazie per la vostra gioia, per come avete narrato la bellezza di Papua “dove l’oceano incontra il cielo, dove nascono i sogni e sorgono le sfide”; e soprattutto grazie perché avete lanciato a tutti un augurio importante: “affrontare il futuro con sorrisi di speranza!”. Con sorrisi di gioia». 



Al termine dell’incontro con i giovani, lasciato il Sir John Guise Stadium, il Santo Padre Francesco si è trasferito in auto all’Aeroporto Internazionale di Port Moresby dove, alle ore 11.30 (3.30 AM nello Stato della Città del Vaticano), ha avuto luogo la cerimonia di congedo dalla Papua Nuova Guinea. Al suo arrivo all’Aeroporto, il Pontefice è stato accolto dal Primo Ministro, S.E. il Signor James Marape, per un breve colloquio. Dopo il saluto delle rispettive Delegazioni e del Seguito locale, il Santo Padre è salito a bordo di un B737 di Air Niugini ed è partito alle ore 12.12 (4.12 AM nello Stato della Città del Vaticano) diretto a Dili, in Timor-Leste. L’aereo è atterrato all’Aeroporto Internazionale Presidente Nicolau Lobato di Dili alle ore 14.20 (7.20 AM nello Stato della Città del Vaticano). 

Al Suo arrivo all’Aeroporto Internazionale di Dili Presidente Nicolau Lobato, il Santo Padre Francesco è stato accolto dal Presidente della Repubblica di Timor-Leste, S..E. il Sig. José Ramos-Horta, e dal Primo Ministro, S.E. il Signor Xanana Gusmão. Due bambini in abito tradizionale gli hanno offerto dei fiori e una sciarpa tipica, il tais. Dopo la Guardia d’Onore e il saluto delle Delegazioni, il Papa, il Presidente della Repubblica e il Primo Ministro si sono diretti verso la VIP Lounge per un breve colloquio. Quattordici persone in abiti tradizionali, in rappresentanza dei 14 municipi del Paese, hanno accolto il Santo Padre lungo il tragitto verso la VIP Lounge. Al termine del colloquio, Papa Francesco ha lasciato l’Aeroporto e si è trasferito in auto alla Nunziatura Apostolica di Dili, dove è stato accolto all’ingresso dal personale.

Dopo aver lasciato la Nunziatura Apostolica di Díli Papa Francesco si è trasferito in auto al Palazzo Presidenziale Nicolau Lobato per la Cerimonia di benvenuto in Timor-Leste e la Visita di cortesia al Presidente della Repubblica, S.E. il Sig. José Manuel Ramos-Horta.

Al Suo arrivo, il Papa è stato accolto dal Presidente della Repubblica all’ingresso del Palazzo Presidenziale. Dopo la Guardia d’Onore, l’esecuzione degli inni e l’Onore alle Bandiere, ha avuto luogo la presentazione delle rispettive Delegazioni. Erano presenti 29 bambini in abito tradizionale, tre dei quali hanno offerto al Papa dei fiori e la sciarpa tradizionale, il tais, prima della presentazione delle Delegazioni. Successivamente il Santo Padre e il Presidente della Repubblica hanno raggiunto la sala dove si è svolto l’incontro privato mentre i Membri della Segreteria di Stato e le Autorità religiose hanno incontrato il Primo Ministro.

Dopo la Firma del Libro d’Onore e la foto ufficiale ha avuto luogo l’incontro privato a cui ha fatto seguito la presentazione della famiglia.

Al termine, il Santo Padre e il Presidente di Timor-Leste si sono recati nel Salão China del Palazzo Presidenziale per l’incontro con le Autorità, la Società Civile e il Corpo Diplomatico. «Il Cristianesimo, nato in Asia, è arrivato a queste estreme propaggini del continente tramite missionari europei, testimoniando la propria vocazione universale e la capacità di armonizzarsi con le più diverse culture, le quali, incontrandosi con il Vangelo, trovano una nuova sintesi più alta e profonda. Il cristianesimo si incultura, assume le culture e i diversi riti orientali, dei diversi popoli. Infatti una delle dimensioni importanti del cristianesimo è l’inculturazione della fede. Ed esso, a sua volta, evangelizza le cultura. Questo binomio è importante per la vita cristiana: inculturazione della fede ed evangelizzazione della cultura. Non è una fede ideologica, è una fede radicata nella cultura» ha detto Francesco.

Poi ha messo in guardia: «E penso infine a quelle che possono essere considerate delle piaghe sociali, come l’eccessivo uso di alcolici tra i giovani. Per favore, abbiate cura di questo! Date ideali ai giovani, perché escano da queste trappole! E anche il fenomeno del costituirsi in bande, le quali, forti della loro conoscenza delle arti marziali, invece di usarla al servizio degli indifesi, la usano come occasione per mettere in mostra l’effimero e dannoso potere della violenza. E non dimentichiamo tanti bambini e adolescenti offesi nella loro dignità – questo fenomeno sta emergendo in tutto il mondo –: tutti siamo chiamati ad agire con responsabilità per prevenire ogni tipo di abuso e garantire una crescita serena ai nostri ragazzi». 

Al termine dell’incontro ha avuto luogo lo scambio dei doni e la foto ufficiale con il Presidente della Repubblica, il Primo Ministro, il Presidente del Parlamento e il Presidente della Corte Suprema. Infine il Santo Padre e il Presidente si sono trasferiti all’ingresso del Palazzo per il congedo. Papa Francesco ha impartito una benedizione a un gruppo di circa 1000 persone, costituito dai dipendenti del Palazzo Presidenziale con le rispettive famiglie, riuniti nel cortile antistante l’ingresso principale. Dopo essersi congedato dal Presidente della Repubblica, il Papa è rientrato in auto alla Nunziatura Apostolica.