Questa mattina il Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica d’Albania, S.E. il Sig. Bajram Begaj si sono recati a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, dove risiede storicamente la più popolosa comunità albanese d'Italia. Si tratta di un segno di vicinanza rilevante. Duole, però, constatare come il Santo Padre Francesco in tutti questi anni non abbia mai rivolto attenzione e sensibilità nei confronti di questa realtà. Dall'8 aprile 2013, giorno in cui si è ritirato l'eparca Sotìr Ferrara, l'Eparchia di Piana degli Albanesi è caduta in una profonda crisi. Prima con il carrierista Giorgio Demetrio Gallaro, il quale ha diviso il clero presente nell'Eparchia ed ha governato nel peggiore dei modi possibili; poi con la nomina del Cardinale Francesco Montenegro come Amministratore Apostolico.
Ed è così che da Agrigento, proprio come è avvenuto a Roma con Baldo Reina, è arrivata la disgrazia per questa piccola realtà. Questa mattina il porporato ha presenziato alla visita del Presidente Mattarella ma la cura pastorale è praticamente nulla. Negli ultimi mesi ha affidato quasi tutti gli incarichi ad un solo presbitero che chiaramente risponde alle sue folli idee di Chiesa del nuovo millennio.
È noto, però, che Papa Francesco non ha a cuore l'unità della Chiesa. Lo abbiamo visto con chi è legato al Rito Antico, lo abbiamo visto con i siromalabaresi. Come direbbe Padre Dysmas De Lassus, anche in Francesco c'è una visione distorta e malata dell'unità. Si confonde quella che è l'uniformità (al pensiero suo, chiaramente) con l'unità. E questa, per chi se lo fosse perso, è la più grande forma di abuso spirituale e di coscienza.