Città del Vaticano – Nel corso del suo soggiorno a Castel Gandolfo e successivamente in Vaticano, Papa Leone XIV ha incontrato la giornalista americana Elise Ann Allen con colloqui di circa un’ora e mezza, destinati a confluire in un libro di prossima pubblicazione.
La corrispondente di Crux ha incontrato il Papa una prima volta il 10 luglio 2025 a Villa Barberini, residenza estiva di Castel Gandolfo, e nuovamente il 30 luglio nell’appartamento del Palazzo del Sant’Uffizio, dove Leone XIV risiede da alcuni mesi, in attesa del completamento dei lavori nel Palazzo Apostolico, dove si era trasferito già poco prima della sua elezione.
La notizia, che fino ad ora era stato chiesto restasse riservata, è stata resa nota dalla casa editrice Penguin Random House, incaricata della pubblicazione del volume. L’edizione in spagnolo uscirà il 18 settembre nelle librerie del Perù, mentre le versioni in inglese e portoghese, destinate a Spagna, Messico e Colombia, saranno disponibili all’inizio del 2026. Nell’attesa, alcuni estratti dell’intervista verranno diffusi in spagnolo e in inglese il 14 settembre.
Una conversazione a tutto campo
Il colloquio con Allen ha toccato le tappe fondamentali della vita di Robert Francis Prevost, divenuto Leone XIV: dagli anni di formazione e dall’esperienza missionaria fino al servizio come priore generale degli agostiniani, vescovo di Chiclayo e infine prefetto del Dicastero per i Vescovi.
Il Papa non ha mancato di rievocare la sua relazione personale con Papa Francesco, condividendo anche ricordi e impressioni sul conclave che lo ha eletto l’8 maggio 2025. Il baricentro della conversazione si è spostato anche sul presente e sul futuro: cosa significa essere il primo pontefice americano e peruviano della storia? Quale stile di governo e quale interpretazione del ministero petrino intende proporre?
Le sfide della Chiesa e del mondo
Tra i temi affrontati emergono questioni che sono state al centro del dibattito negli ultimi anni nella Chiesa: la questione degli abusi sessuali, il processo sinodale, il ruolo delle donne e la loro presenza nella vita ecclesiale, i cattolici omosessuali e l’urgenza di un rinnovato impegno nell’ecumenismo e nel dialogo interreligioso.
Il colloquio con Leone XIV si è soffermato anche alla scena globale: le guerre in Ucraina e a Gaza, le relazioni con Cina e Stati Uniti, la gestione delle finanze vaticane. Temi che delineano un pontificato chiamato a coniugare fermezza e ascolto, radicamento e apertura.
p.F.A.
Silere non possum