Santa Francesca Romana è patrona della città di Roma. Nacque come Francesca Bussa de’ Leoni nel 1384 a Roma. Crebbe in una nobile e ricca famiglia e coltivò nel suo animo l'ideale della vita monastica, ma non poté sottrarsi alla scelta che per lei avevano fatto i suoi genitori: il matrimonio. La giovanissima sposa, appena tredicenne, prese dimora con lo sposo Lorenzo de' Ponziani, altrettanto ricco e nobile, nella sua casa nobiliare a Trastevere. Con semplicità accettò i grandi doni della vita, l'amore dello sposo, i suoi titoli nobiliari, le sue ricchezze, i tre figli nati dalla loro unione, due dei quali morirono. Da sempre generosa con tutti, specie i bisognosi, per poter allargare il raggio della sua azione caritativa, il 15 agosto 1425, accompagnata da nove sociae, Francesca pronunziò, nella basilica di S. Maria Nova, officiata dai monaci olivetani, la solenne formula di oblazione. Fin dagli inizi il gruppo fu dunque caratterizzato da un preciso riferimento ai valori della spiritualità benedettina, anche se per qualche anno le oblate continuarono a vivere nelle proprie famiglie. Soltanto nel 1433 venne acquistata una casa nel versante occidentale del Campidoglio, dove si ritirarono per condurvi vita in comune. Francesca le raggiunse dopo la morte del marito, nel 1436, e assunse il governo della comunità, provvedendo come una madre a tutte le necessità materiali e spirituali delle sue figlie.
Nel 2025, quindi, si celebreranno 600 anni dall'oblazione benedettina che questa grande santa emise nella Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto. Per questa occasione la Penitenzieria Apostolica, con decreto dell'8 agosto 2024, concede, dal 15 agosto 2024 al 15 agosto 2025, l'indulgenza plenaria a tutti coloro che si recheranno presso la Basilica di Santa Francesca Romana, anche nota come Santa Maria Nova, per pregare sulla tomba della santa e celebrare il 600° anniversario dell’Oblazione di Santa Francesca Romana nella Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto.
L'indulgenza sarà concessa alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice). La Penitenzieria Apostolica concede la possibilità di lucrare tale indulgenza anche in tutti i monasteri della Congregazione di Santa Maria di Monte Oliveto (Olivetani). Il Tribunale esorta anche i monaci a sostare in confessionale per poter ascoltare le confessioni dei penitenti in modo particolare in questo anno.