Il 14 agosto 2024 S.E.R. Mons. Alberto Ortega Martín ha presentato le lettere credenziali al Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Il nunzio apostolico è stato ricevuto da Nicolás Maduro Moros, dal ministro degli Esteri Yván Gil, dal viceministro degli affari esteri per l'Europa, Coromoto Godoy, e Cilia Flores.
Durante l'Angelus di domenica 4 agosto Papa Francesco aveva detto: «Esprimo preoccupazione per il Venezuela, che sta vivendo una situazione critica. Rivolgo un accorato appello a tutte le parti a cercare la verità, ad esercitare moderazione, ad evitare ogni tipo di violenza, a comporre i contenziosi con il dialogo, ad avere a cuore il vero bene della popolazione e non interessi di parte. Affidiamo questo Paese all’intercessione di Nostra Signora di Coromoto, tanto amata e venerata dai venezuelani, e alla preghiera del Beato Josè Gregorio Hernandez, la cui figura tutti accomuna».
La nomina di S.E.R. Mons. Alberto Ortega Martín è stata ufficializzata, dopo aver ricevuto il gradimento da parte di Maduro, a maggio. Solo oggi sono state presentate le lettere credenziali. Da parte della Santa Sede, quindi, c'è la volontà di mantenere un atteggiamento prudente onde evitare ripercussioni sui cattolici venezuelani. Dalla Terza Loggia fanno sapere che il timore - vista la posizione adottata dai vescovi venezuelani - è quello che si ripeta ciò che sta accadendo in Nicaragua. La nomina di Alberto Ortega Martín, inoltre, è giunta a seguito di un lungo periodo di vacanza dovuto al trasferimento di S.E.R. Mons. Aldo Giordano quale nuovo Nunzio presso l'Unione Europea. Le tempistiche per la presentazione delle lettere credenziali sono decise dal Paese presso il quale vanno presentate e non da parte di quello per cui vengono presentate, per questo motivo è bene non vedere in questo atto dovuto - differentemente da quanto vuole far credere l'attuale presidente - una sorta di approvazione da parte della Santa Sede all'operato di Maduro.
Come è noto i vescovi venezuelani hanno condannato fermamente quanto avvenuto durante le elezioni presidenziali ed hanno chiesto trasparenza sottolineando che "non conoscere la volontà popolare è illegale ed eticamente inaccettabile". Alla presentazione delle lettere credenziali non era presente nessun rappresentante del clero venezuelano.