Da giovedì 22 agosto 2024 a Domenica 25 agosto 2024 si è svolta, Villa Buri (VR), la Route Nazionale dell'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI). Nella giornata odierna il cardinale Matteo Maria Zuppi ha presieduto la Santa Messa di conclusione dell’evento.

«Se non lasciamo il mondo migliore, sarà peggiore. Segnato da ingiustizie inaccettabili, di cui non vogliamo lasciare ad “altri” la soluzione» ha detto il porporato. E ha aggiunto: «Non si sta bene evitando i problemi e le difficoltà. La felicità è procurarla agli altri. Questo era il sogno di B.-P. Si conferma il sogno che manifestate oggi con la Route nazionale a Verona. Non siete ingenue anime belle, ma belle e forti anime che vogliono dare anima a un mondo che la trova poco. Perché sapete come va il mondo lo volete cambiare, e non siete diventati cinici osservatori, nè turisti, ma esploratori.  A nome dei Vescovi italiani vi ringrazio e vi trasmetto la stima e la gratitudine per i vostri percorsi educativi. Fatevi voce nella chiesa delle domande e delle provocazioni di coloro che si sentono ai margini. Fatevi volto di una chiesa che propone a tutti un cammino di felicità». 

Anche il Santo Padre Francesco ha inviato al reverendo don Andrea Turchini, assistente generale AGESCI, un messaggio in occasione del 50esimo anniversario dalla nascita dell'associazione. «I giorni di riflessione - ha scritto - possano favorire in ciascuno la consapevolezza di quanto sia delicato il vostro impegno educativo nei confronti di ragazzi, adolescenti e giovani che vanno accompagnati con sapienza e sostenuti con affetto. Ciò richiede una formazione di qualità per coloro che sono chiamati a svolgere questa importante missione: anzitutto la disposizione ad ascoltare e a empatizzare con gli altri, quale ambito in cui germina e dà frutti l’evangelizzazione».

Cos'è l'AGESCI?

L'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) è un'associazione giovanile educativa cattolica che si propone di contribuire alla formazione della persona. L'AGESCI è nata nel 1974 dalla fusione di due preesistenti associazioni: l'ASCI (Associazione scouts cattolici italiani), aperta ai soli maschi e l'AGI (Associazione guide italiane), aperta alle sole femmine. L'AGESCI è diffusa in modo omogeneo sul territorio italiano, organizzata in Regioni, Zone e Gruppi locali. La Comunità Capi, l'organo educativo del Gruppo, organizza e coordina le attività rivolte agli associati, i quali sono suddivisi in Branche secondo l'età: lupetti e/o coccinelle (bambini e bambine), esploratori e guide (adolescenti) e rover e scolte (ragazzi e ragazze).

Messaggio di Papa Francesco

Al Reverendo Don Andrea TURCHINI
Assistente Generale
dell’Associazione Italiana Guide e Scout Cattolici Italiani

Rivolgo il mio cordiale saluto ai partecipanti alla Route delle Comunità Capi, esortando ad attingere nuovo entusiasmo dalla fede in Gesù, maestro e amico, per proseguire con gioia il cammino umano e spirituale all’interno della Chiesa, testimoniando il Vangelo nella società.

I giorni di riflessione possano favorire in ciascuno la consapevolezza di quanto sia delicato il vostro impegno educativo nei confronti di ragazzi, adolescenti e giovani che vanno accompagnati con sapienza e sostenuti con affetto. Ciò richiede una formazione di qualità per coloro che sono chiamati a svolgere questa importante missione: anzitutto la disposizione ad ascoltare e a empatizzare con gli altri, quale ambito in cui germina e dà frutti l’evangelizzazione.

Si tratta, in particolare, di sviluppare la capacità di ascolto e l’arte del dialogo, che sono naturalmente ancorati a una vita di preghiera, dove si entra in dialogo con il Signore, si sosta alla sua presenza per imparare da Lui l’arte dell’amore che si dona, di modo che poco a poco l’esistenza sia in sintonia con il cuore del Maestro.

Le pagine del Vangelo ci permettono di vedere come Gesù sapeva rendersi presente o assente, sapeva qual era il momento di correggere o quello di elogiare, di accompagnare o l’occasione per inviare e lasciare che gli Apostoli affrontassero la sfida missionaria. È in mezzo a questi, che potremmo chiamare, “interventi formativi” di Cristo che Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni e il resto dei chiamati, configurarono, poco a poco, la loro vita a quella del Signore.

È necessario anche considerare l’impatto formativo che la vita e il comportamento dei formatori hanno sulle Branche che compongono l’Associazione. I formatori educano in primis con la loro vita, più che con le parole. La vita del formatore, la sua costante crescita umana e spirituale come discepolo di Cristo, sostenuto dalla grazia di Dio, è un fattore fondamentale di cui dispone per conferire efficienza al suo servizio alle giovani generazioni. Di fatto, la sua stessa vita testimonia quello che le sue parole e i suoi gesti cercano di trasmettere nel dialogo e nell’accompagnamento formativo.

Rinnovo il mio apprezzamento all’intera vostra Associazione, rilevante realtà educativa nella Chiesa e vi incoraggio a fare sempre più di essa una palestra di vita cristiana, occasione di comunione fraterna, scuola di servizio al prossimo, specialmente ai più disagiati e bisognosi. Non lasciatevi paralizzare dalle difficoltà, ma mettetevi sempre in marcia alla ricerca del progetto che Dio ha su ciascuno.

Con questi auspici, assicuro l’orante ricordo e, mentre affido tutti alla protezione della Vergine Maria e di San Giorgio, chiedo per favore di pregare per me, di cuore invio la mia Benedizione.

Roma, San Giovanni in Laterano, 1° agosto 2024

FRANCESCO