Giovedì 11 luglio 2024 il Dicastero per la Dottrina della Fede ha reso pubblico un comunicato in merito alle presunte apparizioni di "Nostra Signora di Tutti i Popoli".

Gli eventi si riferiscono alle affermazioni di una donna olandese di nome Isje Johanna Peerdeman (1905-1996) che affermò di essere stata testimone di 56 apparizioni della Vergine Maria, che le si sarebbe presentata sotto una nuova invocazione, quella di “Signora di Tutti i Popoli”. Queste esperienze soprannaturali avrebbero avuto luogo tra il 1945 e il 1959, anche se la presunta veggente diceva che tutto era iniziato il 13 ottobre 1917 (giorno dell’ultima apparizione di Fatima), con la breve visita di “una donna luminosa”.

Nei presunti messaggi comunicati dalla Vergine alla Peerdeman abbondano le “profezie” (in realtà predizioni) su eventi storici, sociali e politici, con un accento chiaramente catastrofistico, ben adeguato ai convulsi decenni del XX secolo. La Madre di Dio avrebbe anche chiesto di recitare una preghiera concreta – “Voi non sapete quando è grande e importante questa preghiera presso Dio” – e di proclamare il dogma del suo ruolo di corredentrice nella Storia della Salvezza.

Nel 1956, il vescovo diocesano di Haarlem, dopo aver studiato attentamente il caso, è giunto alla conclusione che “non constava della soprannaturalità delle apparizioni”, e per questo “proibiva la venerazione pubblica dell’immagine della ‘Signora di tutti i popoli’, come pure la divulgazione di scritti che proponevano le suddette apparizioni e rivelazioni come di origine soprannaturale”. Una decisione confermata nel 1957 ricevendo l’avallo della Santa Sede, ribadito nel 1972 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.

Nel 1974, avendo approfondito il tema in studi successivi, il Dicastero ha pubblicato un comunicato riferendosi alle decisioni prese dal vescovo olandese. Di conseguenze, invitava “sacerdoti e laici a cessare qualsiasi propaganda circa le pretese apparizioni e rivelazioni della ‘Signora di tutti i popoli’, esortando tutti ad esprimere la loro devozione verso la Vergine Santissima, Regina dell’Universo, con forme riconosciute e raccomandate dalla Chiesa”, riferendosi concretamente a quanto indicato da Papa Pio XII nell’enciclica Ad Caeli Reginam (1954).

In data odierna il Dicastero ha reso pubbliche le decisioni che vennero adottate dalla Congregazione e furono approvate da San Paolo VI. 

Comunicato stampa

Negli scorsi anni, il Dicastero, di norma, non rendeva pubbliche le decisioni circa i presunti fenomeni soprannaturali, ma di fronte ai persistenti dubbi sollevati circa le presunte apparizioni e rivelazioni degli anni 1945-1959 ad Amsterdam e legate alla devozione della “Signora di tutti i popoli”, il Dicastero per la Dottrina della Fede rende noto l’esito della Sessione Ordinaria dell’allora Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, tenutasi il 27 marzo 1974, riguardo dei suddetti fenomeni con questi giudizi:

1. Quanto al giudizio dottrinale: OMNES: “constat de non supernaturalitate”.

2. Quanto a indagare ulteriormente sul fenomeno: OMNES: “negative”.

Tali decisioni sono state approvate dal Santo Padre Paolo VI, durante l’udienza, concessa al Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Card. F. Šeper, il 5 aprile 1974.

Tanto si comunica affinché il santo Popolo di Dio e i suoi Pastori possano trarne le debite conseguenze.

Víctor Manuel Card. Fernández
Prefetto