Giovedì 5 dicembre 2024 si è svolto, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, il rito della “recognitio”. Si tratta della cerimonia in cui si verifica che la Porta Santa chiusa nell’ultimo Giubileo sia sigillata e pronta a essere riaperta per il nuovo Anno Santo. A presiedere il rito, il cardinale James Michael Harvey, arciprete della basilica di San Paolo fuori le mura. All’evento hanno preso parte l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile dell’organizzazione del Giubileo e l’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. Erano presenti anche l’abate presidente della Congregazione Sublacense Cassinese, P. Ignasi M. Fossas i Colet e l’Abate di San Paolo Fuori le mura, Donato Ogliari.
Tra gli altri, presenti anche alcuni monaci benedettini.
“Alcune maestranze”, come si legge nel rogito che è stato firmato alla fine, hanno forato il muro che sigillava la Porta Santa, aprendo un passaggio dalla parte interna della basilica, e hanno estratto la capsa, la cassetta metallica che vi era stata murata il giorno di chiusura dell’ultimo Giubileo, quello straordinario del 2016.