The Taizé community has a new leader.
"Penso che dalla mia gioventù non mi abbia mai abbandonato l'intuizione che una vita di comunità poteva essere un segno che Dio è amore, e amore soltanto. A poco a poco cresceva in me la convinzione che era essenziale creare una comunità con uomini decisi a donare tutta la loro vita, e che cercassero sempre di capirsi e riconciliarsi: una comunità dove la bontà del cuore e la semplicità sarebbero al centro di tutto". Sono le parole che fratel Roger Schutz ha scritto nel libroDio non può che amare.
Schutz è stato il fondatore della Comunità di Taizè. Nel 1949, in occasione della Santa Pasqua, lui e alcuni fratelli si impegnarono tutti al celibato, alla vita comune e alla semplicità di vita. Nel silenzio di un lungo ritiro durante l'inverno 1952-1953, fratel Roger scrisse la regola di Taizè.
Nacque così la comunità cristiana ecumenica internazionale che oggi raccoglie diversi fratelli provenienti da più di 25 nazioni. Piccole fraternità si sono stabilite in quartieri poveri dell'Asia, Africa, America Meridionale e America del Nord.
Dopo la tragica morte di Schutz, aggredito e ucciso da una squilibrata che gli si era avvicinata con un coltello, fu chiamato a succedergli
Alois Löser. Oggi, domenica 23 luglio 2023, la comunità ha comunicato che Löser ha individuato in Andrew Thorpe (Fratel Matteo) il suo successore.
Nuova guida per la comunità
Il fratello Matthew (Andrew Thorpe) è nato il 10 maggio 1965 a Pudsey
(Regno Unito). È anglicano e fa parte della comunità di Taizé dal 10
novembre 1986.
Annunciando il passaggio di consegne, fratel
Alois Löser ha detto: «Diciotto
anni dopo essere succeduto al fratello Roger, con il mondo e la Chiesa
che sono cambiati così tanto negli ultimi due decenni, sento che è
giunto il momento per un fratello che è entrato nella nostra comunità
dopo di me di assumersi la mia responsabilità. Nella comprensione
familiare che abbiamo della nostra vita comunitaria, il ministero del
priore non ha né un limite di età né un limite di tempo fissato in
anticipo. Ma ho detto a me stesso: sta a me passare questa carica mentre
posso prendermi il tempo per preparare questa transizione senza essere
sotto alcun vincolo. Negli ultimi due anni, ho consultato tutti i miei
fratelli, abbiamo pregato e riflettuto. E ho scelto il fratello Matthew
come nuovo priore di Taizé. Ho piena fiducia che fornirà continuità e
prenderà i passi giusti per spingere la nostra comunità ad essere,
secondo l'intuizione del suo fondatore, una "piccola parabola della
comunione"».
La comunità di Taizè
Fratel Roger, nel 1940 lasciò il Paese dove era nato, la Svizzera, per andare a vivere in Francia, Paese natio della madre. Per diversi anni aveva sofferto di tubercolosi polmonare. Durante questa lunga malattia, aveva maturato la volontà di formare una comunità. Al termine della Seconda Guerra mondiale decise di aiutare le persone che attraversavano momenti difficili. Il piccolo villaggio di Taizé, dove si stabilì, era vicinissimo alla linea di demarcazione che divideva in due la Francia: era ben collocato per accogliere dei rifugiati che fuggivano la guerra.
A Taizé, grazie a un prestito, fratel Roger aveva acquistato una casa abbandonata da anni con degli edifici adiacenti. Propose ad una sorella, Geneviève, di andare ad aiutarlo ad accogliere le persone. Tra i rifugiati che alloggiarono ci furono degli ebrei. Le disponibilità economiche erano poche. Senza acqua corrente, andavano ad attingere acqua al pozzo del villaggio. Il cibo era modesto, specialmente minestre fatte con farina di granoturco comperata a poco prezzo al vicino mulino.
Per discrezione nei confronti di chi era accolto, frère Roger pregava da solo, andava a cantare da solo lontano dalla casa, nel bosco. Affinché dei rifugiati, ebrei o agnostici, non si trovassero a disagio, Geneviève spiegava ad ognuno che era meglio per chi lo desiderava pregare da solo nella propria stanza.
I genitori di frère Roger, sapendo il figlio con sua sorella in pericolo, domandarono a un amico di famiglia, ufficiale francese in pensione, di vegliare su loro. Nell'autunno 1942, li avvertì che erano stati scoperti e che tutti dovevano partire subito. Fino alla fine della guerra, a Ginevra, frère Roger visse e cominciò una vita comune con i primi fratelli. Poterono ritornare nel 1944.
Nel 1945, un giovane uomo della regione creò un'associazione che si
faceva carico di ragazzi che la guerra aveva privato della famiglia.
Propose ai fratelli di accoglierne un certo numero a Taizé. La domenica,
i fratelli accoglievano anche dei prigionieri di guerra tedeschi
internati in un campo vicino a Taizé.
Poco alla volta
qualche altro giovane venne ad unirsi ai primi fratelli e il giorno di
Pasqua 1949 sette "fratelli" si impegnarono insieme per tutta la vita
nel celibato, la vita comune e una gran semplicità di vita.
Nel
silenzio di un lungo ritiro durante l'inverno 1952-1953, il fondatore
della comunità scrisse la Regola di Taizé, esprimendo per i fratelli
"l'essenziale permettendo la vita comune".
S.I.
Silere non possum