Città del Vaticano - Nel pomeriggio di oggi, nel cuore del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza i partecipanti all’evento promosso dalla Fondazione Domenico Bartolucci in occasione del V Centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina. Una celebrazione intensa, ricca di arte, fede e memoria, culminata nella firma da parte del Pontefice della cartolina con il francobollo commemorativo emesso dalle Poste Vaticane.

Ad accompagnare la delegazione della Fondazione Bartolucci, guidata da Suor Raffaella Petrini, era presente il Cardinale Dominique Mamberti, Protodiacono di Santa Romana Chiesa, visibilmente ristabilito dopo le difficoltà mediche che lo avevano colpito proprio nei giorni dell’inizio del ministero petrino di Leone XIV. La sua presenza ha aggiunto significato e commozione a un momento già denso di valore simbolico.

Nel suo intervento, il Papa ha salutato con affetto i presenti e ha iniziato il suo discorso riconoscendo la bellezza della musica: «Dopo aver ascoltato queste voci angeliche, sarebbe quasi meglio non parlare e lasciarci con questa bellissima esperienza...».

Il Pontefice ha poi lodato la figura di Giovanni Pierluigi da Palestrina, definendolo uno dei più grandi promotori della musica sacra nella storia della Chiesa, capace di coniugare solennità e austerità, ispirandosi al canto gregoriano e valorizzando il ruolo della musica nella liturgia: «Le sue composizioni, solenni e austere, ispirate al canto gregoriano, uniscono strettamente musica e liturgia, dando alla preghiera un’espressione più soave e arricchendo di maggior solennità i riti sacri».

Papa Leone XIV ha riflettuto anche sul significato profondo della polifonia, definendola una forma musicale che, proprio per la sua struttura a più voci, diventa metafora della vita cristiana e del cammino di fede comune sotto la guida dello Spirito Santo. «L’effetto di questa unità dinamica nella diversità è quello di aiutare chi ascolta ad entrare con sempre maggiore profondità nel mistero espresso dalle parole».

Richiamando infine il prezioso lavoro svolto dalla Fondazione Bartolucci e lo straordinario contributo dell’indimenticato Cardinale musicista, Leone XIV ha citato con entusiasmo la Missa Papae Marcelli come vertice di quella tradizione polifonica romana che ancora oggi costituisce un faro per la musica sacra contemporanea.

Chiudendo il suo discorso, il Santo Padre ha lasciato ai presenti un incoraggiamento che unisce preghiera, musica e testimonianza di vita: «Sant’Agostino, parlando del canto dell’Alleluia pasquale, diceva: Canta e cammina! Non uscire di strada, non volgerti indietro, non fermarti! Facciamo nostro il suo invito, particolarmente in questo tempo santo di giubilo».

Una giornata che unisce memoria e profezia, nella quale la grande tradizione musicale della Chiesa ha ancora una volta mostrato il suo potere di elevare lo spirito, illuminare la fede e costruire comunione.

p.E.S.
Silere non possum