In St Peter's Basilica there is a system of amoral familism led by Mauro Gambetti. Now at risk is the security of the State.

Segui cosa sta accadendo nella Fabbrica di San Pietro

All’interno della Fabbrica di San Pietro e della Basilica continua la mala gestione portata avanti dal Cardinale francescano Mauro Gambetti. Non solo il porporato è stato convocato d’urgenza a Santa Marta ma anche in Segreteria di Stato lo hanno chiamato a rispondere di tutto quanto sta facendo all’interno della Fabbrica. In Terza Loggia però, al termine del colloquio, alcuni monsignori hanno riferito: “Questo pensa d’essere Gesù Cristo sceso in terra”. 

E in effetti le scuse addotte sono state quelle del “complotto” contro di lui. Questo mantra Gambetti lo ha fatto anche scrivere su giornaletti spazzatura dove ora scrivono anche falsificatori di documenti professionisti, persone che si sono finte ecclesiastici della Segreteria di Stato, soggetti che non hanno neppure la terza elementare e che non sanno neppure farsi la barba al mattino. Purtroppo però il francescano ex custode del Sacro Convento non ha capito che nessuno ha interesse a fare complotti contro di lui perchè la sua valenza in questo stato è meno di zero. Piuttosto, l’interesse nostro è quello di proteggere la Basilica Vaticana e tutto quanto ruota attorno ad essa, da una gestione che se continuerà così porterà seri problemi nel futuro.

Gambetti non demorde

E mentre tutti chiedono spiegazioni, il cardinale emiliano non demorde e continua l'assunzione di amichetti di vecchia data. La new entry è Walter Ganapini, che viene assunto in Vaticano al fine di rendere la Basilica di San Pietro a emissioni zero entro il Giubileo. Ora, è noto a tutti che lo Stato della Città del Vaticano da tempo sta lavorando per diventare il più possibile sostenibile. Importanti innovazioni sono state fatte con l'installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’Aula Paolo VI. Un sistema in grado di produrre energia elettrica senza emissione di sostanze inquinanti. Dal 2009 è in funzione un impianto a raffreddamento solare presso il Centro industriale vaticano, necessario alla conversione dell’energia solare in energia termica e frigorifera utilizzate per la climatizzazione della mensa di servizio nel periodo estivo.

Ogni anno vengono fatte innovazioni anche per la sostituzione degli impianti, pensiamo all' illuminazione della volta della Cappella Sistina. Il cambiamento ha permesso di ridurre di circa il sessanta per cento i costi energetici e le emissioni di gas serra, favorendo anche un notevole rallentamento dell’invecchiamento degli affreschi.

Grazie al Governatorato è stata sostituita l' illuminazione della Piazza e del colonnato che favorisce un risparmio energetico fino all'ottanta per cento. Nella stessa basilica Vaticana l’adozione di nuovi apparecchi ha prodotto una minore spesa di quasi l’80 per cento. E molto altro ancora. Mauro Gambetti, invece, in Vaticano ha portato solo i copri spalle usa e getta che poi svolazzano tutta la notte in giro per la Piazza di San Pietro e i condizionatori Delonghi che inquinano più di qualunque altra cosa. Ed ora? Ora porta in Vaticano un suo "amichetto" e offrirà il suo supporto, specifichiamo bene, a titolo gratuito. Certo, a titolo gratuito come Paola Bossari, Ettore Valzania, Claudio Vezzelli e Roberto Bertozzi? Anche loro dovevano entrare nello Stato "a titolo gratuito" ma la loro retribuzione è da capogiro, senza dimenticare i rimborsi spese e tutti i benefit del caso.

Mauro Gambetti non ha capito che far scrivere falsità ai giornalisti amici non porta a nulla, la Verità viene sempre a galla e ormai le persone sanno dove trovarla. I tempi sono cambiati e di furbetti qui dentro ne abbiamo sopportati anche troppi.

Negli ultimi tempi il Cardinale Gambetti ha riferito che ha intenzione di assumere circa una settantina di persone. Settanta persone? Ma quando incontrò i dipendenti il 23 luglio 2021 non aveva detto che le 130 persone in servizio erano troppe? Addirittura riferì essere in esubero del 50%. Ed ora? Si appresta ad assumere 70 persone?

Sfruttamento dei lavoratori nella Basilica Vaticana

All'interno della Basilica di San Pietro operano, al fine di vigilare e custodire il patrimonio artistico e culturale, i sanpietrini. In aiuto vi sono anche i vigilanti ausiliari, ovvero giovani universitari che offrono il loro servizio. Si tratta di una figura, quella dei vigilanti ausiliari, risalente nel tempo.

Questo servizio, che vedeva i giovani impegnati per un mese, serviva ad aiutarli nel pagamento delle spese universitarie e di alloggio nella Città eterna. Garantendo un lavoro per un mese, si dava poi la possibilità ad altri di poter lavorare il mese successivo. Anche questo sistema al team di Mauro Gambetti non piaceva ed ha pensato bene di favorire solo pochi prescelti.

Grazie al chiacchieratissimo Mons. Orazio Pepe, conosciuto all'interno di questo Stato per i suoi modi poco diplomatici e molto da bar, questi giovanotti ora lavorano ininterrottamente per 3/4 mesi di fila senza un giorno di riposo (7 giorni su 7 con orari minimi di 6 ore al giorno fino a giorni in cui arrivano a 10 ore lavorative). Oggi, addirittura, viene chiesto loro di svolgere mansioni che spetterebbero ai sampietrini. Si badi bene che l'inquadramento dei vigilanti è ben diverso da quello dei sanpietrini.

Ad alcuni di questi ragazzi, Orazio Pepe ha già promesso assunzioni.

A questi giovani, pagati 6 euro l'ora, viene richiesto di tutto, ovvero mansioni che non gli competono ma anche piccoli "favori" come pagare delle bollette degli autisti dei dirigenti e cose del genere. Uno scandalo! Lo Stato del Papa non può permettere questo. Qualche settimana fa un giovane vigilante ausiliare è scivolato presso l'Altare della Cattedra ed è dovuto recarsi al Pronto soccorso per mettere dei punti. Gli è stato chiesto anche di non riferire che si è fatto male sul lavoro. Ma cosa ci faceva sull'altare? Quale tutela lavorativa viene data a questi ragazzi?

A gennaio- febbraio, addirittura, venivano mandati, da Pepe e Valzania, a misurare la temperatura ai turisti e ai pellegrini in Piazza San Pietro. Ma queste mansioni non spettano a questi giovani, della Piazza si occupa il Governatorato che è in contatto con l'Ispettorato di Polizia di Stato della Repubblica Italiana. Ma il team di Gambetti pensa di essere al di sopra della legge, basti pensare che Ettore Valzania ai dipendenti ha riferito: "la Gendarmeria ha capito che siamo noi a dire l'ultima parola. Adesso vediamo di incazzarci anche con questi così vediamo se tutti si allineano."

A rischio c'è la sicurezza dello Stato che il Corpo della Gendarmeria ha il compito di tutelare. Uomini che hanno scelto di servire questo Stato nello spirito di amore alla figura del Sommo Pontefice. Persone che da anni servono con spirito di abnegazione ed hanno una certa esperienza, oggi si sentono dire che l'ultima parola è di Valzania? Ma chi è Valzania? Da dove sbuca fuori? È possibile che il Governatorato e la Segreteria di Stato non abbiano ancora deciso di intervenire?

La gestione della Basilica di San Pietro sta diventando veramente imbarazzante, alcuni porporati hanno riferito che si rifiutano di entrare in Basilica eccetto che per le celebrazioni con il Santo Padre. Se questi sono i risultati della gestione di Mauro Gambetti, possiamo serenamente affermare che era forse il caso di lasciarlo ad Assisi.

E.M.

Silere non possum