Faraghini lascia. In Laterano preoccupazione per il Seminario

Father Gabriele Faraghini leaves the Roman seminary. The Pope will have to appoint a new rector.
È stato S.E.R. il Sig. Cardinale Angelo De Donatis, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ad informare la comunità seminariale: “Padre Gabriele lascia la guida del Pontificio Seminario Romano”.
La scelta è stata presa dal Rettore stesso il quale nel 2017 fu chiamato da Papa Francesco alla guida del suo seminario e dovette lasciare la sua comunità. Faraghini era vicario generale dell’Institutum Parvolorum Fratrum Iesu (piccoli fratelli di Gesù), i quali si ispirano al beato Charles de Foucauld. Papa Francesco aveva scelto questo sacerdote come successore di don Concetto Occhipinti.

Padre Gabriele Faraghini lascia il seminario romano
Da luglio il religioso lascerà il Pontificio Seminario Romano. Faraghini ha rappresentato la “novità” del pontificato di Francesco anche all’interno della comunità seminariale della sua diocesi. Difatti, per la prima volta a capo di un seminario diocesano è stato messo un religioso. Don Gabriele ha favorito un clima sereno all’interno del seminario, sia per quanto riguarda la comunità educante sia quella discente. Ha svolto il suo ministero con molta umiltà e consapevolezza. Questo ha favorito molto la formazione dei futuri presbiteri. Sopratutto oggi, non è scontato che una diocesi abbia una comunità formativa concorde. Certo, non è un sacerdote che indossa la veste e si veste come conviene, ma per quanto riguarda l’umanità nulla si può dire di Faraghini.
Oggi il Consiglio Episcopale e anche la comunità del seminario non nasconde la propria preoccupazione. Papa Francesco ha dimostrato in questi anni di non amare affatto la sua diocesi. Lo ha dimostrato con la Costituzione Apostolica In Ecclesiarum Communione, lo ha dimostrato nei numerosi interventi nei quali ha “bacchettato” preti e vescovi e nelle numerose convocazioni di Vicario e vescovi ausiliari in Vaticano.
Anche recentemente non ha voluto ordinare né i diaconi né i preti. Li ha ricevuto in Vaticano, solo perchè “qualcuno” lo ha pregato in ginocchio, il 25 maggio 2023. In quella occasione il Papa ha regalato il libro del francescano S.E.R. Mons. François-Xavier Bustillo “Testimoni, non funzionari”. Un modo per ribadire quanto ama i sacerdoti, ecco.
La nomina del successore di Faraghini, quindi, preoccupa e non poco. Il Papa, quando ricevette i seminaristi romani (in Vaticano, guai ad entrare in Laterano), disse che erano troppi. In quella occasione, peraltro, i seminaristi erano insieme ad altri collegi dell’Urbe.
Francesco, ancora una volta, dimostra tutta la sua contraddittorietà. Si dice vescovo di Roma ma in Laterano non va mai. Si diverte a firmare i documenti “dal Laterano”, ma lì non mette mai piede. Si dice vescovo di Roma, ma in seminario non va. Si dice vescovo di Roma, ma i suoi preti non li ordina. Ora ci sarà da ridere (o da piangere) guardando al prossimo rettore. Il Papa della sinodalità, ascolterà le indicazioni del Consiglio Episcopale? Il Pontificio Seminario Romano, il quale oggi conta 48 seminaristi, potrà tornare ad avere un presbitero diocesano come Rettore? Chissà, la frase eccheggiata in Seminario è stata: “Il Papa sta facendo discernimento”. A Santa Marta qualcuno è corso ad aprire la finestra, sperano che una volta tanto lo Spirito Santo riesca ad entrare.
S.I.
Silere non possum
Articolo pubblicato il 01 giugno 2023.
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