The prefect of the dicastery for the clergy presided over the solemn celebration in honour of Saint Bernard Tolomei

Raggiungendo l’abbazia territoriale di Monte Oliveto Maggiore, innestata nelle crete senesi, si ha subito la sensazione di assaporare una piccola porzione di paradiso. Il canto dei monaci e il profumo dell’incenso offrono la possibilità di sperimentare quella “preghiera che si eleva a Dio” di cui parlano i Padri.

Sabato 19 agosto 2023 il prefetto per il dicastero del clero, S.E.R. il Sig. Cardinale Lazarus You Heung-sik, ha presieduto qui la solenne celebrazione in onore di San Bernardo Tolomei, fondatore di questa abbazia e della Congregazione benedettina di Santa Maria in Monte Oliveto.

Nell’omelia della Santa Messa, ben curata ed animata dal canto gregoriano dei monaci, il porporato ha offerto una profonda riflessione sulla vita monastica.

L’abbazia di Monte Oliveto Maggiore nasce nel 1313. Antonio da Barga, monaco olivetano, nella sua Cronaca (1450) racconta l’origine di questa splendida abbazia che, ancora oggi, custodisce il carisma di Bernardo Tolomei e la vita di uomini che offrono la loro preghiera per la Chiesa e per il mondo. Scrive Antonio: “Nell’anno 1313 dalla Natività del Verbo incarnato, i suddetti uomini, amati da Dio, si recarono in tale luogo, con i loro arnesi e i loro libri, per offrire a Dio un sollecito servizio”. In quell’anno, infatti, Giovanni Tolomei, Patrizio Patrizi e Ambrogio Piccolomini si ritirarono nel deserto di Accona, attuale località di Asciano (SI). Con la Charta Fundationis del 26 marzo 1319, quel deserto divenne l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

Papa Clemente VI approvò la Congregazione fondata da Bernardo Tolomei il 21 gennaio 1344.

Oggi l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore è retta dal Rev.mo Dom Diego Gualtiero Rosa, il quale è anche abate generale dell’intera congregazione. La comunità monastica di Monte Oliveto è una di quelle realtà che si impegnano a vivere la regola di Benedetto con dedizione e fedeltà. La cura della liturgia e lo stile di vita molto austero, hanno attirato diversi giovani che qui hanno scelto di offrire la loro vita a Dio.

In questa comunità è possibile fare ritiri nei quali sperimentare la bellezza e la semplicità della vita benedettina, immergendosi totalmente nel silenzio.

S.I.

Silere non possum

Chi era Bernardo Tolomei? 

Proclamato santo da Benedetto XVI il 26 aprile 2009, Tolomei è nato il 10 maggio 1272 a Siena ed è stato battezzato con il nome di Giovanni. Proviene da una famiglia nobile, una delle più potenti della città. Dedito allo studio, Giovanni diviene uno dei docenti di giurisprudenza della prestigiosa università senese.

L'ordine dei predicatori è fondamentale nella sua vita, i frati, infatti, gli trasmettono l'amore per la preghiera e la carità. Tolomei, subito dopo i quarant'anni, con alcuni amici desiderosi di incontrare Dio, si rifugia in una proprietà della sua famiglia nel deserto di Accona. Lì sceglie di prendere il nome di Bernardo, proprio come il santo abate di Clairvaux al quale lo lega un amore particolare per la Vergine santa.

Bernardo Tolomei e i suoi compagni iniziano ad attirare le attenzioni di diversi giovani. La comunità cresce, arricchita da “nobili e ignobili”, come dicono le cronache del tempo: cioè dai figli delle famiglie nobili come da quelli delle famiglie proletarie: vivono in fraternità, secondo lo spirito delle prime comunità cristiane, mettendo tutto in comune e lavorando per vivere; come cella non hanno altro che le grotte di cui la zona è ricca.

Anche nel 1300 la nostra Santa madre Chiesa non era differente da oggi e, quindi, la gelosia e l’invidia iniziarono a fomentare chiacchiericci e maldicenze. Il Papa Giovanni XXII inviò dei legati per controllare cosa ci fosse di vero ma, arrivati sul posto, si resero conto che tutto funzionava alla perfezione. Quell’evento fu provvidenziale, in quanto consigliarono a Bernardo e ai suoi fratelli di adottare una regola. Fu così che nacque la Congregatio Sanctae Mariae Montis Oliveti. La Regola che Bernardo scelse fu quella di San Benedetto. La scelta dell’abito, bianco come la neve, fu fatta in onore della Beata Vergine.

Tolomei non volle essere ordinato prete perché se ne considerava indegno, fu ordinato diacono. Bernardo divenne abate del monastero e vi rimase per 26 anni. Nel 1348 la peste nera colpì Siena e l’abate Bernardo e i suoi monaci andarono a curare gli appestati. Moriranno in molti e anche Tolomei rimarrà vittima di quello stesso amore che, non solo predicò ma esercitò realmente. Morì il 20 agosto 1348.

Il martirologio romano lo venera proprio il 20 agosto. La sua Congregazione lo celebra il 19 agosto.