Questa mattina, per la tradizionale preghiera dell'Angelus, è stato consegnato il messaggio preparato per Papa Francesco, ispirato al Vangelo di questa Domenica. Il Santo Padre ha sottolineato come la misericordia di Dio sia il centro del messaggio evangelico, un invito a tutti ad abbracciare il perdono e a vivere questa Quaresima come un tempo di guarigione, tanto più significativo nell'anno del Giubileo. Il Pontefice ha condiviso con i fedeli la sua personale esperienza della Quaresima come un tempo di guarigione, sia nell’animo che nel corpo. Il riferimento alle sue condizioni di salute è stato chiaro: "Anch’io la sto sperimentando così, nell’animo e nel corpo", ha detto, ringraziando coloro che si prendono cura del prossimo con dedizione, attraverso la parola, la scienza, l’affetto e la preghiera. Un segnale che conferma come il Papa sia ancora convalescente e, di fatto, limitato nella sua operatività quotidiana.

Il Papa e il suo isolamento a Santa Marta

Nonostante le rassicurazioni sulla sua ripresa, il Pontefice continua a rimanere relegato al secondo piano della Casa Santa Marta. Diversi capi dicastero hanno segnalato che numerosi dossier di rilievo sono fermi, poiché il Papa è di fatto inaccessibile. L’impossibilità di prendere decisioni chiave sta generando uno stallo nelle attività della Curia Romana, con conseguenze dirette sull’amministrazione della Chiesa universale. Anche se il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, nelle ultime ore ha rilasciato un'intervista (l'ennesima) al Corriere della Sera per rassicurare, un dato è chiaro: la Curia è ferma per alcuni aspetti. Il lavoro dell'APSA e la Segreteria per l'economia, ad esempio, ha subito un forte rallentamento. "Ci sono cose da firmare e che non si possono decidere in autonomia, diversamente si rischia davvero di saltare", affermano. 

Un chiarimento, sempre nella stessa intervista, giunge per quanto riguarda la Canonizzazione di Carlo Acutis, la quale si celebrerà con o senza il Papa. Anche negli scorsi giorni il Vescovo di Assisi ha inviato ai presuli italiani una lettera con la quale ha invitato a riferire quanti e quali pellegrinaggi pensano di fare sulla tomba del futuro santo. Parolin ha spiegato che il Papa potrà delegare il cardinale Semeraro per questo atto che, solitamente, viene presieduto sempre dal Pontefice. 

Un forte appello per la pace

Nel messaggio per l’Angelus, Francesco ha rinnovato il suo appello per la pace, esprimendo profonda preoccupazione per le numerose crisi internazionali. Ha ricordato il dolore della martoriata Ucraina, il dramma in Palestina, Israele, Libano, Repubblica Democratica del Congo e Myanmar, senza dimenticare la situazione in Sud Sudan, che continua a destare allarme. "Rinnovo il mio appello accorato a tutti i Leader, perché pongano il massimo impegno per abbassare la tensione nel Paese. Occorre mettere da parte le divergenze e, con coraggio e responsabilità, sedersi attorno a un tavolo e avviare un dialogo costruttivo." Con queste parole, il Pontefice ha esortato le autorità a impegnarsi per la stabilità e la riconciliazione. Particolare attenzione è stata riservata anche al Sudan, dove la guerra continua a mietere vittime innocenti. Il Papa ha esortato le parti in conflitto a mettere al primo posto la salvaguardia della vita dei civili e ha chiesto alla comunità internazionale di intensificare gli sforzi per affrontare la grave crisi umanitaria.

Un segnale di speranza

Nonostante le numerose preoccupazioni, il Santo Padre ha voluto anche evidenziare un segnale positivo nel panorama internazionale: la ratifica dell’Accordo sulla delimitazione del confine tra il Tajikistan e il Kyrgyzstan, definito un successo diplomatico che può essere un esempio per altri conflitti. "Incoraggio entrambi i Paesi a proseguire su questa strada", ha affermato. Infine, Francesco ha affidato le sorti del mondo a Maria, Madre di misericordia, chiedendo la sua intercessione affinché l'umanità possa riconciliarsi nella pace.