Diocesi di Udine

Pope Francis has appointed Archbishop Riccardo Lamba as the new archbishop of Udine.

È nato a Caracas ed è stato ordinato presbitero per la diocesi di Roma il 6 maggio 1986. Il nuovo arcivescovo di Udine è S.E.R. Mons. Riccardo Lamba, attuale vescovo ausiliare di Roma.

Dopo solo due anni come ausiliare per il settore est dell’Urbe, Lamba si appresta a raggiungere il Friuli-Venezia Giulia. Era stato scelto da Papa Francesco e nominato vescovo il 27 maggio 2022. A lui erano stati affidati l’ambito della Chiesa ospitale e “in uscita” e il servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.

Mons. Lamba succede a S.E.R. Mons. Andrea Bruno Mazzocato che ha servito la chiesa udinese con dedizione e impegno per quindici anni ed aveva presentato la propria rinuncia per raggiunti limiti d’eta il 1º settembre 2023. Il presule ha recentemente partecipato alla Visita ad Limina Apostolorum della Regione ecclesiastica Triveneto.

d.M.S.

Silere non possum 

Mons. Riccardo Lamba

Nato in Venezuela è rientrato con la famiglia in Italia nel 1965. È stato ordinato presbitero per la Diocesi di Roma il 6 maggio 1986.

Entrato in Seminario nel 1984, dopo la Laurea in Medicina, ha conseguito il Baccalaureato e la Licenza in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana.

Dal 1989 al 1991 è stato Assistente del Pontificio Seminario Romano Maggiore. Dal 1991 al 2000 è stato Assistente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Dal 2000 al 2002 è stato Parroco di S. Anselmo alla Cecchignola, dal 2002 al 2018 di Gesù Divino Lavoratore e dal 2018 finora di San Ponziano a Roma.

Papa Francesco lo ha nominato vescovo titolare di Medeli e ausiliare di Roma il 27 maggio 2022. Il 29 giugno 2022 ha ricevuto l'ordinazione episcopale per l'imposizione delle mani degli Em.mi Sig.ri Cardinali Angelo De Donatis, Augusto Paolo Lojudice e Francesco Montenegro.

La diocesi di Udine

Il 1º maggio 1818, in forza della bolla De salute Dominici gregis di papa Pio VII, Udine divenne semplice vescovato, soggetto alla sede metropolitana di Venezia. Nello stesso anno avvennero importanti modifiche territoriali: venne ceduto alla diocesi di Gorizia e Gradisca il territorio degli attuali decanati di Monfalcone e di Ronchi; alla diocesi di Concordia furono assegnate sette parrocchie (Castello d'Aviano, Erto, Cimolais, Claut, Corbolone, Sesto e Torrate, e anche la zona di Saletto-Bando, priva di una propria autonomia e inclusa nella giurisdizione di Morsano), e alla diocesi di Ceneda altre otto parrocchie (San Polo di Piave, Rugolo, Sarmede, Godega, Orsago, Pinidello, Caneva, Stevenà). Nel contempo ricevette da Venezia la zona di Latisana, e da Concordia altre quattro parrocchie (Rivis, Turrida, Grions e Redenzicco).

Il 30 aprile 1846 le parrocchie cadorine dei distretti di Pieve e di Auronzo furono staccate dalla diocesi di Udine ed aggregate alla diocesi di Belluno con la bolla Universalis Ecclesiae regimen di papa Gregorio XVI.

Papa Pio IX, anche per le sollecitazioni del cardinale Fabio Maria Asquini, con la bolla Ex catholicae unitatis del 14 marzo 1847 elevò nuovamente la diocesi al rango sede metropolitana senza suffraganee.

Il 20 febbraio 1932 in seguito alla bolla Quo Christi fideles di papa Pio XI incorporò il decanato di Tarvisio, fino allora appartenente alla diocesi di Gurk, e la parrocchia di Fusine in Valromana, fino allora appartenente alla diocesi di Lubiana.

In ricordo dell'antico patriarcato, l'arcivescovo di Udine ha il privilegio di indossare l'abito corale, lo zucchetto, la fascia e la filettatura della talare di un colore rosso abbrunato rispetto alla porpora cardinalizia (anche in seta moiré), detto "rosso patriarchino". Lo stemma degli arcivescovi di Udine prevede il galero verde, foderato in rosso patriarchino. All'arcivescovo spetta il titolo onorifico di abate di Rosazzo.