Nell'Aprile 2023 il vescovo di Arlington, S.E.R. Mons. Michael Olson, aveva avviato una indagine canonica su una presunta relazione sessuale tra la Priora del Monastero della Santissima Trinità ad Arlington ed un sacerdote di un'altra diocesi. L'attività del vescovo è andata oltre i suoi poteri conferitigli dal diritto canonico ed ha, addirittura, guardato i cellulari e il computer della monaca. Questi fatti sono gravissimi e la Santa Sede, che finge di occuparsi degli abusi solo per compiacere le telecamere, ha taciuto e sostenuto il presule nel suo operato.
A seguito dell'indagine, il Monastero della Santissima Trinità e la priora hanno intentato una causa da un milione di dollari contro il vescovo e la diocesi. Il Dicastero era ancora "guidato" (nella pratica) da S.E.R. Mons. José Rodríguez Carballo e tutte le decisioni venivano prese da lui. Addirittura Mons. Olson aveva contattato il dicastero ed era riuscito a "strappare" un decreto che lo nominava Commissario Pontificio del monastero. In questo modo, il giorno seguente, ha potuto emettere il decreto di esclaustrazione della monaca accusata. Questo secondo la famosa misericordia. Prendiamo atto del fatto che tutto ciò che quest'uomo ha fatto è illegale ma anche se le accuse fossero state verificate la soluzione è l'esclaustrazione? Il commissario, peraltro, aveva vietato la partecipazione dei fedeli alle Sante Messe celebrate nel monastero. Questo, come insegna chiaramente padre Dysmas De Lassus nel suo libro, è il metodo utilizzato per commettere abusi, ovvero si tagliano i contatti con l'esterno. Il Dicastero aveva poi riconosciuto che quel decreto di nomina del Commissario era nullo.
Avevamo spiegato in questo articolo quanto la nomina di Olson a Commissario fosse contraria alla logica ed al diritto stesso. Oggi è stato notificato il Decreto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica con il quale il monastero viene soppresso. Il fatto che oggi questo decreto viene firmato da una religiosa, la quale non ha avuto nulla da dire rispetto a questi gravissimi abusi di autorità è tutto dire. Le monache, nonostante quanto possa dire la Santa Sede e il Vescovo Olson che continua a proiettare sugli altri cose che forse deve risolvere riguardo a sé stesso, continuano ad essere consacrate a Dio e a condurre la loro vita di offerta al Signore. Sulla vicenda auspichiamo faccia presto luce il tribunale del Texas.