Papa Leone XIV e il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, unitamente al Patriarca Teofilo III avevano chiesto una inchiesta su quanto accaduto nella parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza il 17 luglio 2025. L'unica risposta che è stata data da Israele, che sta compiendo veri e propri crimini di guerra ai danni dei palestinesi, è stata la seguente:
“Ieri, il Comando Sud ha completato un’inchiesta riguardante il colpo di mortaio che ha colpito la Parrocchia della Sacra Famiglia nella città di Gaza giovedì 17 luglio 2025. L’inchiesta ha rivelato che, durante un’operazione delle truppe dell’IDF nell’area della città di Gaza, la chiesa è stata colpita accidentalmente a causa di una deviazione non intenzionale delle munizioni. L’impatto ha causato danni alla struttura e il ferimento di diversi civili gazawi. Durante l’operazione, sono stati apportati aggiustamenti per migliorare la precisione del fuoco e, a seguito dell’incidente, sono state ulteriormente chiarite le linee guida per l’apertura del fuoco in prossimità di edifici religiosi, rifugi e altri siti sensibili. Sottolineiamo che, in conformità con la richiesta dei rappresentanti del Patriarca a Gerusalemme, l’IDF, tramite il COGAT, ha facilitato l’ingresso di aiuti umanitari — inclusi cibo, attrezzature mediche e medicinali — presso la Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza. Inoltre, nei giorni scorsi l’IDF ha coordinato l’ingresso di una delegazione in rappresentanza dei Patriarchi greco e latino, accompagnata da un gruppo di religiosi cristiani, per visitare la Chiesa latina nella Striscia. L’IDF ha inoltre coordinato l’evacuazione dei feriti dell’incidente per ulteriori cure mediche. L’IDF indirizza i propri attacchi militari esclusivamente contro obiettivi militari e si impegna a ridurre il più possibile i danni ai civili e alle infrastrutture civili, incluse le istituzioni religiose. L’IDF esprime rammarico per ogni danno arrecato ai civili”, ha comunicato l’ufficio delle Forze di difesa israeliane il 23 luglio 2025.
In sostanza, Israele sostiene che l’incidente non sia stato soltanto non intenzionale, ma neppure frutto di un errore umano. Secondo la versione fornita, la causa sarebbe da attribuire a un malfunzionamento del proiettile. Di conseguenza, non viene riconosciuta alcuna responsabilità individuale e non è prevista alcuna sanzione, né penale né disciplinare.
La domanda, però, è la seguente: in che cosa sarebbe consistito esattamente il malfunzionamento? Nessuna risposta, ma "l’accaduto ha comunque offerto l’opportunità di rafforzare le direttive sull’apertura del fuoco in prossimità di siti particolarmente sensibili, come gli edifici religiosi". La Santa Sede non è affatto soddisfatta delle informazioni fornite da Israele ed è sempre più convinta che questo è uno dei tanti episodi che confermano come Israele stia agendo in violazione di qualunque norma.
d.R.T.
Silere non possum