A statue was damaged in the Vatican Basilica. Mauro Gambetti wants to build an elevator on the dome of St. Peter's Basilica.

Nella Basilica vaticana continuano ad accadere cose che non si sono mai viste prima. Mentre Mauro Gambetti continua a gironzolare insieme a Padre Enzo Fortunato e Angelo Chiorazzo (uomo con fedina penale ben poco nitida ma portato qui dentro per fare non si sa bene cosa) alla ricerca di business, all’interno della più importante basilica del mondo vige il caos.

Questa mattina durante una delle mirabolanti avventure degli uomini del frate francescano, l’allegoria della Sapienza di Pietro Bracci è stata “gambizzata”. Il monumento funebre in onore di papa Benedetto XIV si trova lì dal 1769. Oggi, però, un “gambetti man”, con uno dei muletti in dotazione ai dipendenti, ha scelto che la Sapienza non ha diritto a stare ancora in Basilica. «In effetti, sorride qualcuno, in tutta la gestione di Mauro Gambetti vi è ben poca sapienza». Ha molto più senso lasciare al suo posto solo l’allegoria del Disinteresse, opera di Gaspare Sibilla, sempre ai piedi del pontefice defunto.

Gambetti business man

Mentre Papa Francesco continua a parlare di Chiesa povera e chiama attorno a sé questi finti poveri solo per fare scena, vi è chi in Vaticano tenta di fare e disfare quanto gli conviene. Gli occhi di qualcuno, infatti, sembrano orientati ad Ozieri o a Londra ma qui dentro il fraticello povero, Mauro Gambetti, nei mesi scorsi ha rischiato di prendere schiaffi anche dal suo confratello spagnolo Fernando Vérgez Alzaga.

Il seguace del poverello d'Assisi, infatti, si è presentato in Governatorato con una bella idea di quelle che si partoriscono alla sera dopo aver mangiato un po' pesante: costruire un ascensore per la cupola di San Pietro. Avete presente l'orribile ascensore progettato da Paolo Rocchi al Vittoriano? Ecco, l'idea di Gambetti è avere una cosa del genere qui dentro, sulla Cupola di San Pietro!

Il rapporto fra l’amministrazione della Fabbrica di San Pietro e il Governatorato si è incrinato da un bel pezzo e nel palazzo davanti a Viale dell’Osservatorio c’è chi non vuole neppure vedere la faccia di Gambetti. Stesso discorso vale per la Segreteria di Stato dove ancora viene mandato Mons. Giordana per evitare di ritrovarsi in Terza Loggia presenze poco gradite. «Il problema di fondo, afferma un prelato, è che questa gente pensa di essere ad Assisi o, peggio ancora, nelle loro aziendine bolognesi. Sono arrivati pensando di rivoluzionare tutto ma nella loro ignoranza non si rendono conto di quanta storia e quanta fatica c’è dietro ad ogni singola procedura». 

Al Governatorato, comunque, Gambetti ha chiesto ben 20 milioni di euro per poter costruire questo obbrobrio. Per fortuna esiste ancora qualcuno dotato di Sapienza, almeno per ora, e al business man è stato risposto picche. Del resto, con i bilanci che abbiamo al momento dove potremmo tirare fuori una cifra del genere? Il Papa parla di povertà e il suo Arciprete spende venti milioni per un inutile e inguardabile ascensore? No, perché tutte le belle parole che anche ieri il Papa ha rivolto ai sacerdoti di Roma (ma che non possiamo assolutamente riportare altrimenti fanno saltare le teste, hanno specificato ieri) dovranno pur trovare applicazione in primis qui dentro? Oppure sono solo marketing?

F.P.

Silere non possum