Nella Basilica di San Pietro continuano le fantastiche avventure di Mauro Gambetti e del suo amichetto analfabeta Enzo Fortunato, uno dei tanti che il cardinale francescano si è portato qui in Vaticano con quel solito sistema che caratterizza questa gente: il familismo amorale. Dalla Basilica di San Francesco in Assisi, infatti, è partito un pulmino di personaggi che avevano arrecato numerosi danni ai frati minori conventuali e dei quali non si può neppure fare il nome fra le mura di Assisi se non si vogliono ascoltare delle litaniche lamentele. Il pulmino è approdato qui in Vaticano. 

Mauro Gambetti, però, prima li aveva portati ingannando il Papa e dicendogli che non avrebbero preso stipendio, poi sono stati assunti ai massimi livelli. Mentre i giornaletti carta straccia parlano del matrimonio di due soggetti dello IOR e gridano allo scandalo perchè gli viene detto che "due persone sposate non possono servire nello stesso ente perchè vi è conflitto di interessi" - e questo avviene a tutela della Santa Sede ma ai giornali non frega niente - nessuno di questi servi fedeli parla del fatto che nella Fabbrica di San Pietro da anni ci sono due amici di Gambetti, marito e moglie, che sono strapagati e sono stati portati da Assisi. Come è noto, però, Franca Giansoldati è stata più volte in udienza dall'Arciprete ed è chiaro che le viene detto cosa scrivere e non scrivere. Siamo alle solite. 

L'ascesa del fraticello col feticcio dei riflettori

Enzo Fortunato è uno di quei personaggi, con evidenti difficoltà linguistiche, che Gambetti ha voluto portare a tutti i costi qui dentro. Lo ha proposto più volte in Segreteria di Stato, come nomina che doveva essere fatta dalla Terza Loggia per qualche incarico che fosse legato alla Basilica ma dall'Ufficio del Sostituto è arrivato un secco e sonante Niet. Così, piagnucolando un po' a Santa Marta, Gambetti è riuscito a farlo nominare direttamente dal Papa come responsabile della comunicazione. Se ci fate caso tutti gli enti qui dentro hanno iniziato a puntare soldi, e quanti soldi, sulla comunicazione. La Segreteria di Stato, che ogni tanto pubblica motu proprio un po' a caso affidando anche il lavoro di grafica a gente che paghiamo; il Governatorato che recentemente ha messo gente a scrivere articoli sul sito dello Stato ed ha aperto canali Instagram e twitter ed ora anche la Basilica Vaticana. Non bastano le centinaia di persone che paghiamo per non fare nulla nel Dicastero per la Comunicazione, ogni ente si è creato il proprio social media manager, il proprio grafico e pubblica a caso senza seguire un filo logico. Anche questo è l'ennesimo fallimento del Papa che aveva puntato tanto su questo Dicastero, il quale al momento è quello che ci sta svuotando di più le tasche, grazie all'assunzione di incompetenti come Monda, Tornielli e Ruffini. 

Le sagrestie languono

Per tornare alla Basilica Vaticana è bene fare un passo indietro. Vi ricordate quando Francesco ha cacciato malamente il Preseminario San Pio X solo perchè un ragazzino cacciato malamente aveva deciso di diffamare il confratello con cui ebbe, a suo tempo, una relazione? Ecco, fu costruita una assurda storia che ovviamente veniva facile titolare "Abusi in Vaticano", peccato che fossero coetanei e consenzienti. Bene, il Papa pensò di risolvere la questione cacciando il Preseminario e spedendoli tutti fuori da queste mura. Non solo questo era il luogo in cui si formavano i seminaristi minori ma erano anche una risorsa preziosa per servire le funzioni liturgiche in Basilica. Ah, vero, le Sante Messe nelle Grotte ora sono cosa rara, vietatissima. Un'altra di quelle belle trovate di Mauro Gambetti. Bene, per il Giubileo si presenta un grande problema: chi farà servizio liturgico alle Sante Messe? Ed ecco che Mauro Gambetti e il suo servo fedele, nonché sponsor nell'ombra, Enzo Fortunato si sono messi all'opera per far approdare nelle sacre sagrestie i giovani più irrisolti dell'Urbe. Non ne avete a sufficienza di ragazzini che gironzolano per le sagrestie delle nostre Chiese per la Penisola? Non siete stati sufficientemente sconvolti da ciò che è successo a Santa Maria Maggiore? Benissimo, le selezioni sono aperte! Avanti popolo, alla riscossa. Se San Francesco sentì il Signore dire: "Ripara la mia Casa", qui, a distanza di anni, abbiamo un suo seguace che questa basilica la sta distruggendo. Una cosa non manca a Mauro Gambetti: i soldi. Del resto, il Papa ha chiesto questo: trovatevi i denari da soli!

d.L.M.

Silere non possum