Il Sinodo sulla Sinodalità è divenuto il teatro delle tante gaffe ed un vero e proprio scontro armato. Mentre il Papa invoca la Pace nel mondo, non si rende conto che la guerra si combatte anche all'interno della Chiesa.
Il 12 ottobre 2024 il futuro cardinale, Padre Timothy Radcliffe ha scritto un articolo sull'Osservatore Romano. Il sacerdote affermava: «Un altro timore suscitato dalla Fiducia supplicans è che non sembra esserci stata alcuna consultazione - anche con i vescovi o altri uffici del Vaticano - prima della sua uscita; non proprio, forse, un buon esempio di sinodalità. I vescovi africani sono sotto una forte pressione da parte degli evangelici, con denaro americano; degli ortodossi russi, con denaro russo; e dei musulmani, con denaro dei ricchi Paesi del Golfo. Avrebbe dovuto esserci una discussione con loro prima, e non dopo, la pubblicazione della dichiarazione. Qualsiasi cosa noi pensiamo sulla dichiarazione, al momento di affrontare delle tensioni, e per superarle, dobbiamo tutti pensare e coinvolgerci gli uni con gli altri a un livello pro-fondo». Si tratta di una chiara critica al Dicastero per la Dottrina della Fede che ha pubblicato questo documento senza consultare nessuno. Il religioso ha, infatti, fatto presente che ogni realtà ha a che fare con questioni che noi in Vaticano non possiamo conoscere e nel mondo non sono condivise.
Nella Conferenza stampa inerente alle tematiche del sinodo, che si è svolta anche ieri 23 ottobre 2024, un giornalista americano, il quale non ha ben chiaro cosa sia l'italiano ma ha anche il chiaro intento di seminare zizzania perchè appartiene a quella schiera di siti che hanno iniziato una crociata ideologica contro il padre domenicano e la sua nomina cardinalizia, ha posto una domanda tendenziosa al cardinale africano Fridolin Ambongo Besungu. Per fortuna, questo piccolo sketch ci offre un ottimo esempio di come i giornalisti siano un vero e proprio problema al momento nella Chiesa e di come la condivisione e il confronto schietto e sincero porta anche noi a difenderci da queste trappole.
Il presule, infatti, ha saputo rispondere prontamente ed ha potuto difendere il religioso Radcliffe, grazie al fatto che nell'Aula Paolo VI i due si erano parlati ed avevano commentato un articolo, che non era quello dell'Osservatore Romano ma scritto da Phil Lawler su Catholic Culture a commento di quello dell'OR, il quale però distorce completamente le parole del domenicano e afferma che i soldi sarebbero stati percepiti dai vescovi e non dai gruppi che facevano pressione su di loro.
Si conclude così, positivamente, un tentativo di creare un incidente diplomatico fra i due presuli soprattutto per colpire il futuro cardinale domenicano. Questa mattina, 23 ottobre 2024, il religioso domenicano ha divulgato una comunicazione:
Comunicazione del Cardinale eletto Timothy Radeliffe O.P.
«In risposta ai commenti che hanno fatto seguito alla risposta del Cardinale Ambongo a una domanda durante la conferenza stampa del 22 ottobre, il cardinale eletto Timothy Radcliffe OP desidera chiarire i seguenti punti.
1 La risposta del cardinale Ambongo non si riferiva all'articolo pubblicato su L'Osservatore Romano, ma a quello di Phil Lawler su Catholic Culture del 17 ottobre. Questo è l'articolo che il cardinale mi ha mostrato sul suo telefono e di cui abbiamo parlato.
2 La lettura di Lawler dell'articolo dell'Osservatore ha frainteso ciò che avevo scritto. Non ho mai scritto o suggerito che le posizioni assunte dalla Chiesa cattolica in Africa fossero influenzate da considerazioni finanziarie. Riconoscevo solo che la Chiesa cattolica in Africa è sottoposta a una fortissima pressione da parte di altre religioni e chiese che sono ben finanziate da fonti esterne.
3 Sono molto grato al Cardinale Ambongo per la sua esplicita difesa della mia posizione»
p.A.S.
Silere non possum