Città del Vaticano - Con la conferma dell’elezione da parte di Papa Leone XIV, il Reverendo Padre Alexandre Ineichen, C.R.A., è stato nominato Abate Ordinario dell’Abbazia Territoriale di Saint-Maurice, in Svizzera. Succede a Monsignor Jean Scarcella, che aveva rinunciato al suo incarico nel giugno scorso, dopo un periodo segnato da un clima mediatico velenoso e ingiusto, alimentato anche da quella stampa che si proclama cattolica, ma che troppo spesso si erge a tribunale sommario, pronta a crocefiggere le persone prima che la verità emerga.
Una verità che, nel caso di Scarcella, è poi emersa con chiarezza, restituendo onore e dignità a chi aveva servito con fedeltà la propria comunità.
Oggi si apre una nuova pagina nella storia di Saint-Maurice, il più antico monastero dell’Occidente cristiano tuttora in attività ininterrotta, fondato nel 515 da San Sigismondo, re dei Burgundi. Egli ne diventa così il 96° abate, erede di una tradizione che attraversa i secoli e che continua a essere segno di fede, cultura e rinnovamento spirituale.
Al servizio della comunità
Nato a Berna il 24 ottobre 1967, Alexandre Ineichen ha compiuto gli studi presso la scuola superiore dell’Abbazia di Saint-Maurice, per poi laurearsi in Teologia e in Matematica presso l’Université de Fribourg. A questi ha aggiunto una formazione in mediazione scolastica e un Certificate of Advanced Studies in gestione degli enti di formazione, segno di un profilo attento alla formazione integrale della persona. Ha emesso la professione solenne nel 1989 ed è stato ordinato sacerdote il 21 maggio 1994. Nella comunità abbaziale ha svolto numerosi incarichi: membro del Consiglio dell’Abbazia (2006–2024), Segretario di sezione (2011–2018), Delegato ad omnia (2023–2025) e, dal 2025, Vice-Priore. Parallelamente, la sua attività accademica si è sviluppata nel Liceo-Collegio abbaziale di Saint-Maurice, dove è stato docente di Matematica, Fisica e Religione, poi supervisore (1996–2003), prorettore (2003–2007) e infine rettore dal 2007. Dopo 19 anni alla guida dell’istituto, il nuovo abate si prepara a una transizione verso la piena assunzione del nuovo ministero, prevista per l’inizio del 2026.
“Con umiltà e fiducia accetto questa missione”
Nel messaggio diffuso dopo la conferma pontificia, l’abate eletto ha espresso parole di gratitudine e consapevolezza: «Con umiltà e fiducia accetto questa missione. Fiducia ricevuta dai miei fratelli, dal Santo Padre e dalla Provvidenza. Fiducia donata a coloro che il Signore affida alla nostra abbazia. E soprattutto, una fiducia da costruire giorno dopo giorno, nella responsabilità e nella verità». Parole che delineano il tono e la direzione del suo servizio: un cammino non di potere ma di responsabilità. 
La continuità di una storia millenaria
L’Abbazia di Saint-Maurice - che custodisce le reliquie dei martiri della Legione Tebea - rimane una pietra viva della storia cristiana europea. In essa si intrecciano la tradizione monastica, la missione educativa e la vita liturgica che, da secoli, fanno di questo luogo una cerniera tra fede e cultura, tra la Chiesa e la società civile. Con l’elezione e la conferma pontificia di Padre Alexandre Ineichen, l’Abbazia di Saint-Maurice si prepara a scrivere un nuovo capitolo di rinnovamento spirituale e istituzionale, fedele alla sua eredità ma aperta ai segni dei tempi. Le date della presa di possesso canonica e della benedizione abbaziale saranno comunicate prossimamente.
p.T.A.
Silere non possum